Archeo Monte Arci 2

Archeo Monte Arci 2

Secondo e ultimo report archeo-bike-escursionistico/naturalistico sul Monte Arci.

Nel primo report si è raccontato un itinerario sul versante nord-occidentale della “Montagna di Vetro”; questo secondo itinerario invece si sviluppa sul versante opposto, quello orientale, del massiccio collinare, interessando i territori comunali di Usellus, Pau e Villa Verde (che fino al 1954 si chiamava Bànnari).
Come per il precedente report, mi sono avvalso delle coordinate condivise sul sito wikimapia.org, nonché del libro "il Monte Arci" di Gianni Paba (PTM Editrice).

GENESI
Questo itinerario parte da Usellus perché, lo ammetto, mi ha sempre incuriosito la sua origine di città fondata in epoca romana (ma nel suo territorio non mancano le testimonianze di epoche precedenti, come vedremo. La testimonianza più importante del suo rango in epoca imperiale è sicuramente la tavola bronzea risalente al 158 d.c. in cui si attesta il suo status di colonia e da ai suoi abitanti gli stessi diritti e doveri degli abitanti di Roma.
Di quell'epoca la testimonianza più visibile è senza dubbio il ponte, situato alla periferia settentrionale del paese.
Per noi Usellus sarà il sopratutto il punto di partenza di questa escursione, più precisamente dal sagrato della chiesa di Santa Reparata, edificata su ruderi romani.

Coordinate: 39°48'23"N / 8°50'57"E - S. Reparata
Coordinate: 39°48'44"N / 8°50'57"E - ponte romano

https://www.sardegnaturismo.it/it/esplora/usellus

 

VILLA VERDE: SAN MAURO
Dopo aver percorso circa 7 km niente affatto banali, e aver attraversato la periferia di Villa Verde, si raggiunge la modesta chiesa campestre di San Mauro e, poco distante, l'omonima sorgente la cui forma potrebbe far ipotizzare di essere in presenza di un pozzo sacro, in considerazione del fatto che... No, niente spoiler. Dopo un ultimo strappo, in corrispondenza di "Scala Argentu", si raggiunge "Su Pranu de Santa Luxia", località devastata da un rovinoso incendio una decina d'anni fa.
Seguendo la striscia tagliafuoco che percorre il contorno dell'altopiano, dopo un km circa si individua un sentiero alla propria sinistra: seguendolo per poche centinaia di metri, ci si trova al cospetto del nuraghe San Mauro (detto localmente Nuraxi Mau). Il sito è di difficile lettura in quanto lo strato di crollo e la vegetazione, che dopo l’incendio è ricresciuta rigogliosa, non permette una visuale d’insieme del sito; secondo gli archeologi potremo trovarci in presenza di un nuraghe polilobato con villaggio.
Arrampicandosi sugli strati di crollo è possibile affacciarsi sulla vallata sottostante, sulla chiesetta campestre e sul pozzo di cui si è parlato poco prima.
Da profano immagino un collegamento tra nuraghe, villaggio e pozzo, ma solo un'indagine archeologica approfondita potrà svelare eventuali connessioni tra questi siti.

Coordinate: 39°48'52"N / 8°49'1"E - chiesa
Coordinate: 39°48'55"N / 8°48'58"E - sorgente
Coordinate: 39°48'56"N / 8°49'14"E - nuraghe

 

VILLA VERDE: BRUNCU 'E S'OMU
Il sito è ubicato lungo uno dei sentieri che dall'abitato conducono all'altopiano di Santa Luxia e si compone di un esteso villaggio e di un nuraghe; nel corso dell’escursione ci si arriva dall’altopiano, attraverso un varco e una ripida stradina appositamente predisposta.
Il sito è oggetto di annuali campagne di scavo che aggiungono sempre nuove tessere a un mosaico complesso; ad ogni indagine infatti si scoprono nuovi elementi che pongono nuovi interrogativi sulle vicende delle genti che qui vissero. La vegetazione spontanea ha ripreso possesso degli spazi occupati dall'antico villaggio creando un'oasi di pace e serenità.
Poco distante, immersa nello stesso bosco, la sorgente di Mitza Margiani offre la possibilità di dissetarsi e fare scorta d'acqua pura.
La bibliografia relativa a questo sito è ricca e permette al lettore di approfondire l'argomento; oltre ai canali tradizionali, al sito in questione è dedicata una pagina Facebook curata dagli studenti dell'Università di Cagliari che "hanno partecipato e parteciperanno agli scavi archeologici di Bruncu 'e S'Omu".

Coordinate: 39°48'56"N / 8°47'55"E – villaggio
Coordinate: 39°48'54"N / 8°47'50"E - nuraghe
Coordinate: 39°48'51"N / 8°48'1"E - Mitza Margiani

Per ulteriori approfondimenti sul territorio di Villa Verde clicca qui.

 

USELLUS: GRUTTA DE ISCALA
Nel suo libro "Città e villaggi della Sardegna dell'800" Vittorio Angius dedica due pagine al paese. Nel parlare del suo territorio l'autore ci informa, tra le altre cose, che "sono aperte diverse spelonche", tra le quali la "grutta de Scala".
Armati di questo labile indizio, alcuni membri della Federazione Speleologica Sarda (che ringrazio per la disponibilità nel fornirmi dati e pubblicazioni) sono andati alla ricerca della grotta, trovandola in località "Liureddus". Come riportato nella scheda del Catasto Speleologico regionale si tratta di una "fessura che apre sul piano di campagna a fianco alla strada sterrata".
Pur possedendo le coordinate la fessura resta nascosta da una rigogliosa (e pungente) macchia mediterranea; oltre a ciò occorre molta prudenza nell’accostarsi al bordo che, come specificato, si apre direttamente sul piano di campagna. Secondo i dati del citato Catasto Speleologico la cavità misura 61 m. di lunghezza per 11 m. di profondità.

Coordinate: 39°50'33"N / 8°47'40"E

Da "Liureddus" si abbandona temporaneamente l'altopiano per seguire un piacevole "single track" nel bosco di "Tramatzeddus", dove sarà possibile dissetarsi alla sorgente di Nuipixi o, poco più avanti, a S'arroxiu

Coordinate: 39°50'14"N / 8°48'5"E - Mitza Nuibixi
Coordinate: 39°49'59"N / 8°48'31"E - Mitza s'Arroxiu

Dopo una breve salita si torna sull'altipiano, a poca distanza dalla chiesa e dal sito di Santa Luxia. Qui è presente una chiesa campestre risalente all'età vandalica, come riportato sul sito “Sardegna Cultura” già citato, sorta in prossimità di un complesso nuragico che consta di due nuraghi posti a circa 50 metri l’uno dall’altro, dai quali è possibile dominare la vallata sottostante. È possibile che questo insediamento abbia avuto una continuità abitativa fino all’epoca romana e oltre, vista la presunta età di costruzione della vicina chiesetta. A circa 700 metri dal sito, in direzione nord est, è visibile la tomba di Montrox’e bois. La definizione esatta del monumento è “tomba a poliandro”, scavata e studiata da Ercole Contu negli anni ’50 del secolo scorso.
E poiché siamo partiti con l’età romana è possibile chiudere il cerchio facendo qualche altro passo in direzione nord per trovarsi a calpestare un breve tratto dell’antica strada romana che collegava l’antica Uselis alle altre città dell’isola.

Coordinate: 39°49'58"N / 8°49'9"E Chiesa campestre di S.Lucia
Coordinate: 39°49'53"N / 8°49'10"E Area nuragica
Coordinate: 39°50'7"N / 8°49'37"E Tomba a poliandro
Coordinate: 39°50'12"N / 8°49'35"E Strada romana

 

Conclusione
Come di consueto si forniscono alcune informazioni utili per gli escursionisti.
Il percorso descritto misura circa 30 km con un dislivello positivo di circa 850 metri.
Il fondo stradale è misto (sterrato/asfalto) e comprende alcuni segmenti "tecnici" da percorrere con prudenza e attenzione, consapevoli delle proprie capacità.
Solo alcuni dei siti elencati sono raggiungibili in auto (a meno di non disporre di un fuoristrada). Tuttavia nella maggior parte dei casa sarà necessario percorrere dei tratti a piedi.
Infine, qualche consiglio per i bikers che volessero effettuare l’escursione:

-   i periodi migliori per pedalare questi luoghi sono le “mezze stagioni” in quanto diversi tratti sono provo di copertura arborea;

-   evitare i periodi eccessivamente piovosi per non incappare in fastidiosi ristagni d’acqua, pieni di fango;

-   evitare i periodi di caccia grossa.

Infine, a questo link è possibile leggere un altro report dell’itinerario.