Chiesa del Carmine - oristano

RINTOCCHI BRONZEI: LE CAMPANE DI ORISTANO_03

Con questa ultima parte terminiamo la passeggiata alla scoperta delle guglie dei campanili e campaniletti della nostra città, alla ricerca della storia attraverso le campane e le loro iscrizioni.

 

Nella piazzetta di fronte all’ingresso della Cappuccine, ora occupato dalle suore Servidoras, si affaccia la chiesetta di Santa Lucia, ancora sede del Gremio dei Muratori, sul cui prospetto si erge un campanile a vela provvisto di campana; questa è alta 58 centimetri per 48 centimetri di diametro e dedicata alla patrona ed è datata 1805 con iscrizione SANTA LUCIA ORA PRO NOBIS – 1805. L’unica decorazione è costituita da una croce in rilievo.

La nostra passeggiata nel centro storico di Oristano si conclude nella Chiesa del Carmine, consacrata nel 1785 e fatta costruire dal Marchese d’Arcais il cui stemma è visibile sulla facciata. Sul lato destro di quest’ultima si affianca la torre campanaria provvista di due sole campane. Quella a nord-est misura 37 centimetri di altezza per 37 centimetri di diametro e decorata con l’immagine della Madonna con il Bambino e Cristo in croce ed è ulteriormente arricchita da una iscrizione posta su due registri: VERGINE DEL CARMINE/ANTONIO MARCIA ANNO 1861. Si tratta verosimilmente dello stesso fonditore cagliaritano che, nel 1840, rifuse la campana della chiesa di San Mauro precedentemente citata.

L’esemplare di sud-est è invece più recente e di dimensioni maggiori, infatti misura 64 centimetri di altezza per 60 centimetri di diametro; è riccamente decorato nella parte superiore da una fila di perline che si sovrappone ad un motivo a “greca”, presenta altri motivi ornamentali fitomorfi tra volute e il Cristo crocefisso. In un ovale posto nella parte mediana e incorniciato da elementi vegetali si legge: A…TVM/TEMPORE BELLA/ A.D. MCMLII: in un altro ovale PREMIATA FONDERIA FRANCESCO BROILI DI LUCIO BROILI – UDINE. Infine nella zona inferiore del bronzo: CHIESA RETT.LE DEL CARMINE – ORISTANO -.

Fuori dall’antica cinta muraria cittadina, incontriamo la Chiesa di Sant’Efisio, fondata nel 1793, con il campanile che si erge sul fianco destro della facciata. In esso si conservano 4 campane; quella posta a sud ha 50 centimetri di altezza per 40 centimetri di diametro e pare essere la più antica per la presenza di una iscrizione, molto deteriorata, i cui caratteri sembrerebbero appartenere ad un gotico tardo; se così fosse essa proverrebbe da un edificio più antico. L’unica parola comprensibile è SONATE.

Si deve al 1843 invece l’esemplare ubicato a est delle dimensioni di 45 centimetri di altezza e di 60 centimetri di diametro; appare riccamente decorato da tralci vegetali, con un Santo orante e la Madonna a mezzo busto. L’iscrizione su due registri recita: IN HONOR S. JOSE…MDCCCXLIII INNOCENTI ROMANUS/…FRANCISCUS.

La campana del lato nord delle dimensioni di 30 centimetri di altezza per 30 centimetri di diametro è decorata con un grazioso tralcio di foglie e frutti di gusto Liberty e da un Santo in rilievo con data 1923.

Il bronzo più recente si trova a ovest ed è stato fuso dalla Pontificia Fonderia Garinelli di Agnone nel 1969. Alta 68 centimetri per 58 centimetri di diametro, appare decorata da elementi vegetali stilizzati, da una fascia con cerchi e ovali e dal volto di Maria con le mani giunte. Nella parte alta della campana si legge: N.S. DEL RIMEDIO – S. EFISIO m…; sotto: …IL TUO SUONO…E LE CAMPAGNE…ANIMI ASSOPITI…PARROCCHIA 1969.

Non v’è traccia invece della campana citata nel libro storico della Parrocchia, collocata nel 1809 sulla torre campanaria e fusa a Cagliari dal Maestro Giovanni Antonio Salis per 420 lire.

Dall’altra parte della città, presso il vecchio Ospedale Civile, troviamo l’antica Chiesa dedicata a San Martino, fondata dai monaci Benedettini nel XII-XIII secolo e donata, nella seconda metà del 1500, ai padri Domenicani, i quali nel 1738 aprirono una comunità anche presso la Chiesa di San Domenico entro le mura cittadine.

Furono essi, probabilmente, a commissionare nel 1668 la campana più piccola, dedicata a Santa Maria, posta nel campanile a vela sul fianco destro della chiesa.

L’altro esemplare, decorato con figure di Santi, è datato 1925 ed è stato realizzato a Lucca.

Nella Chiesa dei Padri Cappuccini, dedicata alla Immacolata Concezione, nel campanile a vela posto sul lato sinistro del coro è presente una campana delle dimensioni di 60 centimetri di altezza per 60 centimetri di diametro, realizzata dalla ditta Cappezzuto di Napoli nel 1954: Si ripetono le stesse decorazioni delle campane della Chiesa di San Francesco ed è inoltre presente, in rilievo, l’immagine di Sant’Ignazio da Laconi che invoca la Vergine della Consolazione e, sul lato opposto, la figura dell’Immacolata. Una iscrizione recita: S. IGNATI A LACONI / ORA PRO NOBIS; sul bordo: ANNO IUBILEI RECURRENTE DOGMATICAE CONCEPTIONIS IMMACULATAE MCMLIV. Infine sotto la raffigurazione della Immacolata, si legge: REGINA ORDINIS MINORUM PROTEGE NOS SEMPER.

Alle campane finora descritte si devono aggiungere quella posta nel campanile a vela della Chiesa di San Giovanni Battista fuori le mura, la campana della Chiesa di San Sebastiano ed un piccolo bronzo nell’Oratorio dell’Immacolata presso l’Asilo Boi, fondato nel 1901 nel sito dove un tempo sorgeva l’antica Chiesa di San Saturnino nel centro storico cittadino.

Abbiamo compiuto il nostro giro sonoro facendo conoscere le campane che ogni giorno accompagnano le ore della nostra città oramai da secoli.