Scheda: Luogo - Tipo: Edifici monumentali

Chiesa di Santa Maria Assunta

Chiesa di Santa Maria Assunta. Foto di Gianfranco Casu_SarGea. ©Archivio Fotografico MuseoOristano

La chiesa di Santa Maria Assunta di Massama è un notevole edificio del Campidano, edificato tra il XVII e il XVIII secolo.

Massama - frazione di Oristano


Lat: 39.942719 Long: 8.604693

Costruzione: XVII Sec. (1600-1699)

Categorie

  • chiesa | edificio religioso

Tag

  • culto | Massama

La chiesa di Santa Maria Assunta, parrocchiale del paese di Massama, è uno degli edifici religiosi meno studiati dell’oristanese. Mancano le attestazioni più antiche dell’edificio, nonostante la villa di Massama sia menzionata dal Medioevo. Verso la metà del XVIII secolo le rendite del villaggio di Massama vengono cedute al marchese d’Arcais; fino al 1836 il paese è costretto a corrispondere delle somme al depositario del titolo, similmente a un feudo.
La chiesa si presenta nel suo aspetto pienamente seicentesco, col paramento a vista a causa delle precarie condizioni strutturali. Il prospetto rivestito in liscia arenaria, è privo di decorazioni o cornici di marcapiano, salvo per la sommità arricchita sui fianchi da pilastrini a cupolino, segno di interventi ormai settecenteschi. Il portale realizzato nel 1750 da scalpellini locali in trachite rosa, ricorda da vicino i prototipi della Cattedrale, assai diffusi nel Campidano. Colonnine attorte generanti da piccoli plinti sorreggono capitelli decorati con rosette e foglie d’acqua e d’acanto. La doppia cornice tardo-rinascimentale custodisce una piatta decorazione fitomorfa includente rosette. Il timpano è dato dalla medesima cornice culminante in piccole volute, dal cui ordine spezzato emerge una croce di risarcimento. Lo spazio interno del timpano è occupato invece da un rombo includente il monogramma IHS.
Gli spazi di risulta interni al portale, la cui apertura è in realtà centinata, sono occupati da una cornice ininterrotta di castoni quadrati  e da due grandi motivi fogliacei alle estremità. Poco più in alto si dispone una cornice dello stesso materiale del portale, atta in origine ad includere un’epigrafe, purtroppo perduta. Ancora più in alto si trova una grande luce ottagonale.
Il rivestimento della facciata denuncia un momento di fabbrica successiva al corpo della chiesa ma anche ad altri elementi circostanti: sul fianco sinistro troviamo quella che potrebbe essere interpretata come la prima canna quadra di una torre campanaria almeno seicentesca, con luce centinata. La robusta struttura venne risparmiata per dar maggior capacità statica alle aggiunte. Sul fianco destro invece una semplice muratura in opera mista che congiunge la facciata al campanile seicentesco, realizzato nelle forme comuni alle chiese del territorio circostante. Sulla sommità un cupolino “a cipolla”, rivestito di maioliche policrome smaltate, prodotte in officine oristanesi.
Sullo stesso lato appare il piccolo Oratorio delle Anime, antica chiesa dalla incerta datazione.

 

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