Giro della Vernaccia (ovvero: pedalare nei territori di produzione del celebre vitigno)

Giro della vernaccia

Giro della Vernaccia
(ovvero: pedalare nei territori di produzione del celebre vitigno)

Tra i prodotti enogastronomici che più caratterizzano il territorio oristanese c'è sicuramente la "vernaccia".

Il vitigno da cui viene prodotta ha radici antiche, tanto da far ipotizzare una origine autoctona della pianta, mentre il nome viene fatto derivare dal latino "vernacula"; tra le altre curiosità è da sottolineare che la vernaccia è citata già in epoca giudicale nella "Carta de Logu".

Le sue caratteristiche di produzione sono regolate da un apposito disciplinare, così come la zona di produzione è individuata nella bassa valle del Tirso e nel Sinis.

Il terreno pianeggiante, la ricchezza di stradelli e viottoli nonché la presenza dei consueti spunti di carattere storico/archeologico hanno ispirato l'idea di un piacevole giro in mountain bike attraversando i territori dei comuni di Cabras, Nurachi, Riola Sardo, Baratili San Pietro e Oristano.

Il punto di partenza è fissato a Cabras, noto per le sue bellezze naturali e per i suoi "giganti" custoditi al museo, e dove è possibile dare un'occhiata a una caratteristica delle campagne del circondario di Oristano: i portali monumentali (nel corso del giro sarà possibile vederne altri).

Nello specifico, all'interno del paese, in una periferia che ai primi del '900 era aperta campagna, se ne possono ammirare due:

1)   portale di Don Peppi (all'incrocio di Via Tuveri con Via Gallura): accesso a un antica proprietà, costruito con la tipica arenaria del Sinis con forme semplici;

2)   portale di Donna Annetta (in Corso Europa): anche questo realizzato con l'arenaria del Sinis; l'apertura ad arco è affiancato dalle due colonne superstiti (in origine erano 4) mentre nella parte superiore è presente un loggiato a cui è possibile accedere tramite una scala ricavata all'interno del piedritto di sinistra

 

Si abbandona Cabras imboccando la "Via di Mariedda Loi", una comoda sterrata che si dirige verso nord est tra oliveti e campi coltivati, costeggiando i bordi delle piccole paludi bonificate e trasformate in terre coltivabili nel corso del XIX secolo fino a raggiungere l'abitato di Nurachi procedendo paralleli alla SS 292.

Il paese prende il nome da un edificio nuragico di cui non restano tracce, più facile trovare testimonianze del passato nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, sita al centro del paese, costruita su un precedente edificio paleocristiano del quale sono visibili i ruderi grazie a delle lastre nel pavimento.

Sulla strada di collegamento tra Nurachi e Riola Sardo si può effettuare una piacevole digressione verso la vicina torre di Pischeredda, di cui non si conosce con certezza la data di edificazione. La costruzione aveva, come unico scopo, il controllo e la sorveglianza dello stagno e della peschiera.

Coordinate: 39°58'50"N / 8°30'54"E

Dopo aver attraversato la SS 292 all'altezza del ponte sul Rio Mare Foghe, si risale il corso del fiume percorrendo la Via Montessori, alla periferia nord dell'abitato fino a raggiungere uno spazio alberato alla propria sinistra; poco oltre si trovano i resti della chiesa di Santa Corona de Rivoira, le cui origini si fanno risalire all’XI secolo e le cui vicende sono riassunte in questo blog dedicato all’abitato, dove sono visibili alcune immagini della chiesa prima dei restauri.

 

Giunti a Baratili San Pietro, all’altezza della parrocchiale dedicata all’apostolo, si svolta a sinistra, verso il fiume, dove è possibile pedalare in tranquillità tra gli orti; grazie a questo stradello si raggiunge in breve tempo l’abitato di Zeddiani distante solo pochi chilometri, dove sorgono due interessanti e antiche chiese:

1)      chiesa della Madonna delle Grazie, nota anche come chiesa di S.Antonio, in Via 24 maggio, alla periferia occidentale del paese;

2)      chiesa di San Pietro Apostolo, parrocchiale del paese, recentemente restaurata, in Via Padre Pio, periferia nord.

Sul sito del comune è possibile acquisire ulteriori informazioni su questi due edifici meritevoli di una visita.

Da segnalare anche i locali dell’ex Monte Granatico, divenuti sede di conferenze, convegni e iniziative culturali.

 

Lasciatosi alle spalle Zeddiani si imbocca una sterrata che riconduce a sud, verso il capoluogo e, più precisamente, alla frazione di Donigala Fenughedu, nei pressi della chiesa di S.Antonino, nonché dell’antica villa Loffredo e del suo portale monumentale, già visto in una precedente escursione.

Attraversando l’abitato occorre prestare attenzione al traffico e rispettare il codice della strada, soprattutto nell’attraversamento della SS 292 (già attraversata a Riola Sardo).

 

Ora l’escursionista si trova davanti due opzioni per rientrare a Cabras:

A)      raggiungere la chiesetta campestre di Santa Petronilla, da qui raggiungere Solanas, fare una breve sosta nel piazzale della vecchia (e transennata) chiesa di San Pietro e rientrare a Cabras sulla ciclabile che collega i due centri abitati;

B)      raggiungere il maestoso portale di Vito Sotto, forse il più bello e monumentale portale dell’isola, e da qui tornare al punto di partenza su asfalto.

Ci sarebbe anche un’opzione “C” grazie alla quale, precorrendo dei tratti "a bastone" e allungando di qualche chilometro, si possono vedere tutti i punti proposti.
Molti dei monumenti sono già stati visitati nel corso dell’itinerario di cui al link precedente.

 

Dati tecnici

Come scritto in premessa, l’itinerario non presenta tratti tecnici, né pendenze, tuttavia misura circa 40 km, comportando quindi un buon allenamento per la sua percorrenza. Il fondo misto in prevalenza su sterrato, prevede anche brevi tratti di asfalto su strade trafficate urbane ed extraurbane.

Le coordinate sono estrapolate dal sito wikimapia.org.
Tutti i siti sono raggiungibili anche in auto, oppure si può parcheggiare nelle immediate vicinanze e percorrere dei brevi tratti a piedi. All’interno del testo, tramite i vari hyperlink disseminati nel testo è possibile accedere a siti web che trattano l’argomento.