Il palazzo Falchi è uno degli edifici più particolari di Oristano, tanto da essere definito ai tempi della sua edificazione “grattacielo”, ad indicare il notevole sviluppo verticale del prospetto sullo stretto Corso Umberto. Un primo progetto sviluppato su quattro piani per la realizzazione di una struttura ricettiva, viene realizzato dall’ing. Sequi sotto le disposizioni del proprietario Giovannico Falchi. Successivamente si procede verso una costruzione più prestigiosa. Nei primi anni ’30 del Novecento il fabbricato viene ultimato. Un falso bugnato interessa tutto il prospetto principale del pianterreno, mentre i restanti quattro piani superiori hanno un aspetto neorinascimentale, con aperture timpanate e alternanza di balconcini e balaustre. Piatte lesene scandiscono l’intera facciata, dove ogni ordine è separato da una larga cornice. Tutti gli elementi decorativi hanno tinte rosse, mentre un semplice intonaco chiaro riempie i vuoti tra gli spazi. Per realizzare l’edificio, tra i primissimi ad impiegare il cemento armato a Oristano, si rende necessario l’abbattimento della contigua cupola ellittica della chiesa degli Scolopi, ancora visibile in alcune fotografie di repertorio della fine del XIX secolo. Attualmente ospita alcuni locali commerciali e appartamenti ai piani superiori.