Scheda: Luogo - Tipo: Edifici monumentali

Chiesa e Monastero delle Clarisse Cappuccine

Chiesa e Monastero delle Clarisse Cappuccine. Foto di Gianfranco Casu_SarGea. © Archivio Fotografico MuseoOristano

Il Monastero delle Clarisse Cappuccine, fondato nel 1737, conserva preziose e pregevoli tracce del passato della città.

Via Lamarmora


Lat: 39.904021 Long: 8.593710

Costruzione: XVIII Sec. (1700-1799)

Categorie

  • monastero | chiesa | edificio religioso

Tag

  • monastero | culto

Il monastero delle Clarisse Cappuccine viene fondato nel 1737 per opera di un munifico cittadino oristanese. Il patrizio Pietro Ibba, di concorde volontà con la sua consorte, sostiene le spese di costruzione del complesso che doveva ospitare le sue figlie ed altre giovani oristanesi che avevano espresso il desiderio di vestire l’abito monacale.
Nonostante l’assenza di specifiche indagini archeologiche, è evidente la preesistenza di alcune porzioni di fabbricato sulle quali sono state addossate successivamente le strutture del monastero.
I lavori di restauro condotti tra il 2001 e il 2005, evidenziano le preziose coperture lignee di alcuni ambienti, e quattro cornici in arenaria. Semicolonne con capitelli a motivi fitomorfi e una cornice con un archetto di gusto iberico, riportano il repertorio impiegato nelle attività dei picapedrers (scalpellini) che operano a livello locale.
Il monastero conserva numerose opere d’arte, tra le quali si segnalano i simulacri in legno intagliato e policromato, come l’effige di Nostra Signora di La Salette. Pregevoli sono anche un dipinto con uno scorcio del XVIII secolo e la tela che testimonia l’avvenuta donazione del nobile Ibba.
Della chiesa settecentesca rimangono solamente le murature dell’unica navata. Sulla parete destra nella cappella intitolata all’Immacolata, è tuttora presente un altare ligneo policromo, seppur appesantito da interventi successivi. In tempi recenti una risistemazione del presbiterio ha determinato il recupero di alcune porzioni dell’altar maggiore ottocentesco.
Tra le feste celebrate anticamente si ricorda con particolare devozione la novena per il Sacro Cuore di Gesù accompagnata dalle messe cantate. Nel 1864 viene concessa un'indulgenza ai fedeli che visitano la chiesa in occasione delle celebrazioni del Corpus Domini. Mentre tra le ricorrenze tuttora celebrate in questa chiesa, si ricorda quella del 16 ottobre in onore di  S. Margherita Maria Alacocque, il, legata anch’essa al culto del Sacro Cuore.