Scheda: Immagine - Tipo: Immagine

Mauro Ferreri - Crocifissione 1975

[...] si fece buio su tutta la terra [...] Ferreri ferma il tempo in questo istante. L'atto finale della passione è descritto con forti contrasti cromatici che accendono lo sfondo della scena in controluce. Il senso di intimo e universale dramma è accentuato dalla matericità del colore dato a spatola. Nella composizione fortemente espressionista il focus è la croce del Cristo. I due ladroni e altri personaggi sono esclusi dalla rappresentazione. Tra il manipolo di soldati immobili, e alcune sagome sbiadite che osservano la scena in lontananza, una figura sembra protendersi verso l’alto. É forse Longino che trafigge il costato di Gesù o colui che gli porge da bere l’aceto. Accanto una figura priva di connotati sembra riprendere la canonica iconografia di Maria Maddalena che abbraccia la croce. Il cielo azzurro e luminoso è ancora visibile ai margini del quadro, ma il mistero è ormai nel momento del compimento. Un crepuscolo rosso bluastro sale dall'orizzonte e invade il centro della composizione. La collina del Golgota è appena accennata sotto la base della croce e i piedi dei soldati romani che sembrano abbigliati alla maniera spagnolesca, quella che di lì a poco caratterizzerà lo stile di molti dei personaggi di Ferreri. L’opera è stata esposta alla Pinacoteca Carlo Contini nel 1975 durante la prima personale di Mauro Ferreri, presentata dal pittore Dino Fantini e recensita sulla stampa da Peppetto Pau.