Scheda: Luogo - Tipo: Edifici monumentali

Prigioni ecclesiastiche

Prigioni ecclesiastiche. Foto di Gianfranco Casu_SarGea. ©Archivio Fotografico MuseoOristano

Le carceri ecclesiastiche di Oristano vengono realizzate tra il XVI e il XVII secolo nello stesso periodo in cui erano già attivi i funzionari dell’Inquisizione.

Via Duomo

 


Lat: 39.902621 Long: 8.590883

Costruzione: XVI Sec. (1500-1599) - XVII Sec. (1600-1699)

Categorie

  • chiesa | carcere

Tag

  • cattedrale | inquisizione | duomo

Le carceri ecclesiastiche vengono realizzate in ambienti di risulta lungo il tratto che congiunge il Palazzo Arcivescovile alla Cattedrale di Santa Maria.
Ancora prive di uno studio specifico, le carceri mostrano una interessante struttura inquadrabile per i suoi caratteri formali tra il XVI e il XVII secolo. In questo periodo sono attivi  anche a Oristano  gli ufficiali della Santa Inquisizione. Si tratta di ambienti realizzati in opera mista di pietrame, blocchi squadrati legati con malta e laterizi, impiegati soprattutto per l’imposta delle piccole volte. In cotto è anche la pavimentazione. La natura non unitaria della costruzione è chiara dai grandi dislivelli del piano di calpestio, posto al di sotto del manto stradale di via Duomo. Tutti gli ambienti sono tra loro comunicanti e hanno aperture fortemente ridotte verso l’esterno, con doppie e triple grate di sicurezza.
Sono numerose le tracce lasciate dai detenuti sulle pareti delle celle: preghiere, imprecazioni, segni e incisioni di varia natura raffiguranti stelle, simboli e figure umane.
Di rilevante interesse la porzione di basamento della cappella trecentesca del transetto della Cattedrale, visibile nell’ultimo e più ampio vano delle carceri. Questa è descritta da zoccolo modanato e permette la vista dello sviluppo originario delle cappelle gotiche della chiesa.
Le carceri sono oggi accessibili da una delle sale di competenza dell’Azione Cattolica, e diventano visitabili in occasione di Monumenti Aperti.