Chiesa di San Simeone de Venis
La chiesa di San Simeone, oggi scomparsa, sorgeva lungo l’asse stradario che collega Oristano a Santa Giusta.
La chiesa di San Simeone de Venis viene menzionata nel 1301 all’interno del testamento di Guillelm Lloret, mercante di origini catalane attivo a Oristano nel secolo precedente. Nel 1335 si ritrova la stessa menzione in un altro testamento: il giudice Ugone II che prevede dei lasciti a tutti i luoghi di culto della Oristano giudicale, menziona anch’esso la chiesa di San Simeone.
Il termine de Venis ovvero “delle vene” è sempre associato alla chiesa. Il significato di tale appellativo si può tradurre come “delle acque risorgive”, ed è condiviso negli stessi documenti con la chiesa rurale di San Giovanni Battista, nei pressi della quale è stata recentemente ritrovata l’imboccatura di un antico pozzo.
Vi è incertezza sull’esatta ubicazione della chiesa, alcuni documenti la attestano lungo la strada che da Oristano conduce a Santa Giusta, infatti il toponimo “San Simeone” è ancora presente in un località che si trova prima dell’ingresso viario a questa cittadina. La chiesa è stata demolita in un periodo imprecisato che non è possibile ricondurre a nessuna testimonianza documentaria.