Scheda: Luogo - Tipo: Edifici monumentali

Foro Boario

Foro Boario - Prospetto esterno

Il Foro Boario è l’antica piazza della fiera del bestiame di Oristano. Un recente recupero permetterà in futuro la definitiva apertura in funzione di una struttura museale.

Via Ricovero / Viale Marconi

 


Lat: 39.907295 Long: 8.600145

Costruzione: XIX Sec. (1800-1899) - XX Sec. (1900-1999)

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  • restauro | edificazione

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  • foro

L’edificio dell’antico Foro Boario, rimasto attivo fino agli anni ’60, è un robusto fabbricato recentemente restaurato dall’amministrazione comunale. Due corpi di fabbrica simmetricamente disposti si raccordano tramite un padiglione centrale, al quale si accede tramite il bell’ingresso principale, assicurato da un portale a timpano spezzato. Le coperture sono garantite da capriate lignee con catene in ferro, anch’esse ripristinate.

In una superficie netta interna di 550 metri quadrati, l’edificio potrà contare su un locale espositivo centrale di 185 metri quadrati, alto circa 10 metri con copertura in legno lamellare a vista ed un percorso espositivo perimetrale ad anello controsoffittato con altezza di 3,65 metri quadrati, in cui sono posizionati i bagni per i visitatori sul lato destro e sul lato sinistro un deposito con bagno per il personale. Il pavimento è di tipo flottante in listoni di Rovere naturale. Tutte le illuminazioni sono a LED.

I lavori

Chiuso dagli anni ‘60, nel 2004 il Comune avviò i lavori di ristrutturazione e riqualificazione urbana con i fondi della Legge regionale 37 con un progetto a cura degli architetti Salvatore Trogu e Gianfranco Sanna e dell’ingegner Lucio Carboni.

Il primo lotto fu aggiudicato all’impresa Medisec per un importo di 483 mila euro. Quell’appalto si chiuse con la risoluzione per grave inadempimento del contratto. Il secondo lotto di completamento, sulla base di un progetto dell’architetto Trogu, è stato aggiudicato all’impresa Ghiaccio per un importo di 67 mila euro. Con un terzo progetto da 50 mila euro si è intervenuti sulla copertura (che nel frattempo era stato interessato da fenomeni di infiltrazioni) con lavori realizzati dall’impresa K1 di Oristano.

“È stato un appalto molto travagliato e lo dimostrano i 17 anni che sono occorsi per completare i lavori - sottolinea l’Assessore ai Lavori pubblici Francesco Pinna -. I lavori del progetto di completamento sono stati eseguiti grazie alle risorse della Fondazione di Sardegna. Dopo il primo intervento di restauro avviato nel 2004, concluso con un lungo contenzioso tra il Comune e l’impresa, negli ultimi anni l’edificio è stato sottoposto a una serie di lavori di ripristino e di completamento”.

Il progetto di completamento (con un contributo di 25 mila euro della Fondazione di Sardegna e del Comune di Oristano) che ha consentito la riapertura del Foro boario si è concentrato su una serie di opere interne ed esterne all’edificio. All’esterno edificio sono state realizzate la nuova tinteggiatura, sistemate lastre in Biancone di Orosei alla base del perimetro dell’edificio e revisionato il manto di copertura. Gli interventi più consistenti sono stati realizzati all’interno dell’edificio con la revisione degli intonaci e la e sostituzione degli infissi esterni e interni, la realizzazione di contropareti e di interventi di deumidificazione, tinteggiature. È stato necessario procedere alla verifica e ripristino generale degli impianti (idrico, fognario, elettrico, antincendio, allarme etc.), alla realizzazione di una nuova pavimentazione in rovere, di nuovi infissi e dell’impianto di illuminazione, al completamento dell’impianto di climatizzazione e dei servizi igienici.

Il nuovo Foro Boario nasce con un’organizzazione funzionale degli spazi tale da favorire la conservazione, la valorizzazione e la conoscenza delle tradizioni e la diffusione e divulgazione del patrimonio identitario del territorio. Gli spazi sono ideali per esigenze espositive, ma anche quelle, non meno importanti, di salvaguardia e conservazione dei beni e documenti esistenti.

 

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