Le torri, le porte e le mura medievali della città di Oristano

40 Figura 28. Particolare del palazzo giudicale (disegno Alfonso Garovaglio). Su concessione del Castello Sforzesco Milano, Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli (Aut. prot. n. CB 2018/124 del 20/09/2018). Vietata la riproduzione Torgotorio de Muru, e la dedica « Ad ho- norem Dei et Beate Marie » può essere una testimonianza del passaggio dal ge- nerico Sancte Marie dell’XI secolo al più specifico Beate Marie Virginis in Caelum Assumptae del XII. Tra le celebrazioni delle festività mariane concesse da Papa Onorio III al vescovo Torgotorio, quella dell’Assunta viene prescelta come la più importante e non si può ignorare che la medesima sorte accada proprio al duomo di Pisa. L’intitolazione iniziale a Santa Maria Maggiore del X secolo cambia a favore di Santa Maria Assunta al termine di impor- tanti lavori di ampliamento e restauro alla fine dell’XI, quindi a brevissima distanza dai fatti oristanesi. Così come non si pos- sono trascurare i grandiosi festeggiamenti 30 Cfr. Petrucci S., Re in Sardegna, a Pisa cittadini , Cappelli editore, Bologna 1988, p.127. in suo onore: l’offerta dei Ceri e dei Censi ovvero il dono di ceri benedetti del Comune e dei fedeli, le luminarie nottur- ne per le vie della città e le feste civili che culminano con la corsa del palio, ovvero la perfetta copia dei festeggiamenti religiosi e civili che si svolgeranno ad Oristano per la medesima ricorrenza sino a tutto il XVIII secolo. Quale ulteriore indizio a so- stegno di tale ipotesi, si sottolinea che tutti i Dominus Sardiniae, e in quanto tali era- no compresi i Giudici d’Arborea, erano tenuti a norma degli statuti del Comune di Pisa a partecipare all’offerta dei ceri be- nedetti all’Opera di Santa Maria nella vi- gilia della festività del 15 agosto. 30 Allo stesso ambito pisano, ma di alcuni decenni più tardi, si può ascrivere l’intro- duzione del culto dell’Annunziata, la cui

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