Le torri, le porte e le mura medievali della città di Oristano

39 titolazione è generica, senza specifico riferi- mento ad un episodio dell’esistenza terrena di Maria, come invece avverrà alcuni de- cenni più tardi con l’atto dell’Assunzione in Cielo. Nonostante il culto della Vergine dormiente sia antichissimo e la sua intro- duzione in Sardegna sia stata favorita pro- prio dai bizantini, la basilica oristanese è invece dedicata al comandante delle milizie celesti. Utilizzando la prudenza necessaria per l’assenza di un’adeguata documenta- zione risalente al periodo bizantino, si sot- tolinea che l’intitolazione mariana appare solamente nel XII secolo in piena osser- vanza dei dettami pontifici emanati al ter- mine del secolo precedente. I pontefici Gregorio VII e Vittore III si interessano e si prodigano per la cura spirituale delle po- polazioni sarde attraverso contatti episto- lari con i Giudici e i vertici ecclesiastici isolani, proponendo vigorosamente la dif- fusione del culto della SS. Vergine Madre di Dio o Santa Maria Vergine, quale alto patronato contro i mali spirituali e contro quelli fisici provenienti da carestie, pesti- lenze e febbri malariche. 29 Molteplici edifici religiosi sorgono nel XII secolo in tutti i territori dei quattro Giudicati con l’intitolazione alla Vergine Madre di Dio o molto più semplicemente con il nome di Santa Maria seguito dal to- ponimo della località. Nel seguire tale di- rettiva potrebbe essersi avuta l’intitolazio- ne della cattedrale di Oristano nel momento in cui si riedifica l’edificio in stile romanico, quindi in un periodo dove la liturgia ortodossa era stata ormai abban- donata e sostituita pienamente dal rito la- tino. I noti avvenimenti della devastazione della città di Oristano nel 1195 da parte del filogenovese Giudice di Cagliari ren- 29 Cfr. Padre Piras G. OFM., Storia del culto mariano in Sardegna , Scuola Tipografica Francescana, Cagliari 1961. dono necessarie delle opere urgenti di ri- parazione. Infatti Guglielmo di Massa, non risparmia gli edifici religiosi e danneg- gia pesantemente la cattedrale assicuran- dosi così la scomunica apostolica. Nel 1228 in un clima politico molto diverso e certamente filopisano, si arriva alla conclusione dei lavori sulla copertura lignea della chiesa e alla consegna dei nuo- vi portali dotati di bellissimi picchiotti bronzei realizzati dal magister Placentinus [ Fig.29 ]. Come riportato nella loro iscri- zione dedicatoria, la riconsacrazione del- la chiesa avviene alla presenza del Giudice Mariano II di Torres e dell’arcivescovo Figura 27. Oristano, buca pontaia torretta «Casa Palmieri»

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