L'altare ritrovato

Mensa dell’altare maggiore restaurata impacchi di sepiolite e polpa di carta in acqua demineralizzata, applicati sulle superfici frapponendo uno strato di carta giappone- se. Le parti marmoree sono state pulite con spazzolini morbidi, spugne e acqua, adoperando impacchi a base di carbonato d'ammonio, solo per la rimozioni delle tracce di sporco tenace- mente coese al materiale lapideo. Le macchie di ruggine invece sono state rimosse con impacchi di EDTA bisodico. Le staffe di ancoraggio dei conci sono state sostituite con nuove in acciaio inossidabile. La stuccatura delle lacune è stata eseguita, nell'arriccio, con calce Lafarge, coccio pesto e sabbia di fiume, mentre per la stuccatura finale si sono utilizzate calce Lafarge, sabbia di fiume e polvere di marmo in diverse cromie. Le stuccatu- re delle piccole mancanze, come nelle specchiature o nelle cornici mistilinee, sono state eseguite a marmorino con grassello e inerte a base di carbonato di calcio. La reintegrazione pittorica ha avuto il compito di riequilibrare cromaticamente le diverse parti dell'altare, procedendo con successive velature ad acquerello. Le superfici orizzontali sono state protette con cera microcristalli- na e lucidate con un panno in lana. 19

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