Chiesa della Santissima Trinità (ex chiesa della Misericordia)

La Cappella del Gremio dei Figoli

Is crongioagius, gli artigiani artisti della ceramica operanti in Oristano, a partire dal XVI secolo afferivano alla maestrança de los alfareros, la confraternita di mestiere dei figoli che, successivamente, così come le altre associazioni di mestiere, verrà indicata con il nome di “gremio”. Nel complesso dei 44 gremi artigiani documentati nelle 7 Città Regie della Sardegna, tra i lavoratori dell’argilla, solo i figoli di Oristano e i “terraiuoli” di Cagliari risultano organizzati formalmente in associazione corporativa. Come tutti i gremi, le corporazioni religiose di mestiere che hanno caratterizzato la vita sociale, economica e religiosa nelle città di Cagliari, Sassari, Alghero, Iglesias, Bosa, Castelsardo ed Oristano sin dal Cinquecento, anche il Gremio dei Figoli, possedeva una propria cappella e un oratorio.

 

Dalle testimonianze a noi pervenute, la chiesa di Nostra Signora della Misericordia è stata la più antica cappella e sede del Gremio dei Figoli.  Anche lo statuto del gremio del 1692 cita questo antico edificio religioso quale sede del gremio. Questa antica chiesa, che almeno dal 1601 fu sede anche della confraternita documentata come “de la Oratio alias de la Mort”, venne successivamente dedicata alla Santissima Trinità. Sottoposta nei secoli a numerosi restauri ed interventi strutturali, la Chiesa della Santissima Trinità è situata di fronte alla Cattedrale di Santa Maria Assunta e, attualmente sconsacrata, ospita gli uffici del periodico diocesano “L’Arborense”.

Come già abbiamo avuto modo di accennare, la Santissima Trinità fu scelta quale Patrona del Gremio dei Figoli in quanto Essa per prima aveva esercitato l’arte del plasmare la creta per la creazione del primo uomo. Il rinnovo delle cariche sociali del gremio avveniva ogni anno la domenica di Pentecoste mentre, la domenica successiva, in occasione de “Sa Trinidadi”, si svolgeva la festa patronale. Gli apprendisti del gremio, nel corso dell’anno, ogni settimana, erano soliti andare nelle vie e nelle case della città per fare “sa xicca”, la questua delle offerte per poter sostenere le spese della festa che, oltre alle celebrazioni religiose prevedevano anche festeggiamenti civili, si ricorda infatti lo svolgimento di corse di cavalli nella periferia della città, nell’area dietro l’attuale stazione ferroviaria.

Per diversi secoli il Gremio dei Figoli ha celebrato le sue feste presso la Chiesa della Santissima Trinità, mentre nei locali annessi alla chiesa, si trovava l’oratorio dove si svolgevano le riunioni della corporazione.

Nel corso del XIX secolo il Gremio dei Figoli spostò la propria cappella e il proprio oratorio presso la Parrocchia di Sant’Efisio Martire, edificata nella seconda metà del XVIII secolo. Sia la presenza di numerosissime botteghe di figoli nell’area de “su brugu de Sant’Efis”, sia le difficoltà legate alla gestione della vecchia sede portarono il gremio ad individuare una nuova cappella. La recente scoperta di un documento presso l’Archivio della Parrocchia di Sant’Efisio Martire ha consentito di datare tale avvicendamento. In particolare, da una richiesta del figolo Fedele Meloni, Majorale del Gremio dei Figoli nel 1877, si evince che a seguito dell’impossibilità da parte del Gremio di procedere con i restauri della Chiesa della Santissima Trinità, si chiede la disponibilità dell’Oratorio dell’Arciconfraternita di Sant’Efisio Martire per poter fare le riunioni del gremio. Dopo qualche decennio, a fronte dello scioglimento dell’Arciconfraternita di Sant’Efisio, il Gremio dei Figoli continuerà la sua attività in quanto, nonostante l’abolizione di tutti i gremi, sancita da una legge del Regno d’Italia del 1864, il Gremio dei Figoli continuò ad operare,  trasformatosi in Società della Santissima Trinità, sino al definitivo scioglimento del 1963. Nel 1964 il gremio diede vita al “Legato della Santissima Trinità” che prevedeva la cessione dei locali attigui alla casa parrocchiale, antico oratorio del Gremio dei Figoli, alla Parrocchia di Sant’Efisio Martire, impegnando la parrocchia alla celebrazione della festa della Santissima Trinità nonché di quella di San Bachisio, quest’ultima da tenersi la prima domenica di ottobre con vespri e messa solenni.

Si ringrazia la Parrocchia di Sant’Efisio Martire e il suo Parroco Mons. Gianfranco Murru per la conservazione e la valorizzazione dell’Archivio Parrocchiale nonché per la straordinaria disponibilità mostrata.