Componidori del Gremio dei Contadini, riproduzione realizzata dallo stesso Maestro Antonio Marchi.

Su Componidori

Ringraziamo il Prof. Antonio Marchi di Oristano, artista e Maestro ceramista, per le preziose informazioni che ci ha offerto relative ad un curioso manufatto di ceramica inerente alla Sartiglia.

 

Il Professor Antonio Marchi, per tanti anni docente di storia dell’arte nei licei cittadini, artista e memoria storica dell’arte e della cultura in città, accogliendoci nella sua bottega, ci ha presentato un curioso manufatto che veniva realizzato dai figoli oristanesi: su Componidori.

Il Professore ricorda che, da bambino, nei primissimi anni ’60, passeggiando in sa ruga noa, sul versante in cui la Via Giomaria Angjoi degrada verso la torre di Portixedda, rimase colpito da una piccola opera d’arte in ceramica appesa alla facciata di una casa: si trattava del mezzobusto della figura de su Componidori, completo di maschera, velo e cilindro.

Il nostro informatore, che da giovane artista, curioso ed appassionato all’arte della ceramica, è stato a contatto con numerosi figoli oristanesi nonché frequentatore assiduo della bottega di Carlo Contini, nelle sue ricerche sull’antica arte dei figoli oristanesi, ha scoperto che tale particolare manufatto nasceva dalle sperimentazioni della famiglia de is Pinnisceddus, la famiglia dei fratelli Pinna, figoli che operavano nella Via Amsicora.

In particolare il Professor Marchi ricorda che il manufatto, di cui esiste ancora qualche rarissimo esemplare originale degli anni ‘40, era perfettamente piatto nel retro per poter essere appeso alla parete, e prevedeva il cilindro “scoperchiato”, aperto nella parte superiore, tale che all’interno dello stesso si potesse adagiare un piccolo vaso di fiori.

Il nostro manufatto, che qui vediamo in una riproduzione realizzata dallo stesso Maestro Antonio Marchi, rappresentava un’espressione peculiare e caratteristica dell’arte e della cultura oristanese.

Trasformando l’immagine del protagonista dell’antica giostra oristanese in un colorato e particolare portavasi, questa ceramica, oltre a decorare e ingentilire le facciate delle case, assolveva anche ad una vera forma di valorizzazione e promozione della Sartiglia di Oristano.