Tre intense giornate di festa, celebrarono solennemente l’evento dopo diversi decenni di preparativi alle spalle, in cui un apposito comitato di illustri cittadini oristanesi si adoperò per la programmazione dell’iniziativa, promuovendo la raccolta dei fondi, affidando l’incarico agli artisti e individuando la piazza che avrebbe accolto il monumento. Per la realizzazione dell'opera giusero offerte da autorità, comitati e singoli cittadini e cittadine provenienti da tutte le regioni d'Italia.
La statua, come ha dimostrato recentemente nei suoi studi l’oristanese Gigi Piredda, fu realizzata dallo scultore fiorentino Ulisse Cambi per immortalare espressamente la giudicessa d’Arborea, nell’atto della promulgazione del codice di leggi della Carta de Logu. Nelle tre giornate di festa, la città venne invasa da visitatori provenienti da tutta l'isola grazie a corse straordinarie predisposte per l'occasione dalle ferrovie, per assistere alle numerose rassegne di canti, di musiche e di poesie. Anche una edizione straordinaria di corse a pariglia segnò queste giornate di festa.