La storia di Oristano - parte 6

La storia di Oristano - parte 6

Continua il viaggio nella città di Oristano, vista dagli occhi di un viaggiatore del primo Ottocento.

 

Istituti di educazione, istruzione e beneficienza. Per l’istruzione dei giovani è aperto in Oristano il ginnasio dei Padri delle scuole pie, dove da quattro maestri s’insegna la retorica, la grammatica latina e si dà istruzione primaria. Il servigio di quei religiosi è stato in ogni tempo molto proficuo alla gioventù così nelle lettere come nella pietà, e però sono sempre riguardati con affettuosa riconoscenza.

Stabilimenti pubblici di beneficienza. Se non possiamo indicarne che pochi e poco considerevoli non è perché sieno mai mancati gli uomini benefici, che tutte o alcune parti dei loro fondi dedicassero a vantaggio altrui, ma perché le pie istituzioni furono quasi tutte in favore delle chiese e dei religiosi.

Ospedale di carità. Questo era prima dentro la città, e monsignor Bua, perché vedeva il luogo assai ristretto e i redditi assai tenui, pensò di avvantaggiarlo trasferendolo fuor della mura nel monistero di s. Martino, e attribuendo al medesimo il terzo dei beni che appartenevano a’ frati domenicani, che da quello tramutava nel convento urbano.

[…] Abbiamo calcolato sei letti in questo spedale, e non sono più; quattro per uomini in una camera forse di sei metri in quadratura, e due nel pian terreno per donne od alienati.

Lo squallore, il sudiciume, la mefite è tanta, che un forestiere che venga da luoghi migliori volgesi indietro per orrore.

Abbian notato la poca accortezza dell’amministrazione, come causa di tanto difetto, quanto fu accennato, se i frati inservienti devono limosinare per i sostentamento degli ammalati…

Arti e mestieri. Gli uomini d’arte sono uniti in varii corpi, e fanno quasi una confraternita religiosa sotto il patrocinio del santo che si elessero, e nella cui cappella sogliono adunarsi qualche volta per gli uffici divini. Le principali associazioni sono de ’contadini, sartori, falegnami, carreggiatori, scarpari, sellai, muratori, ferrari, vasai, bottai, fabbri di carri e armaruoli; e le medesime si esercitano complessivamente da circa 2000 persone.

[…] I vasai (congiolarjos) d’Oristano in paragone degli altri della stessa arte in Sardegna sono di molto superiori, e fanno talvolta per dimostrazione di loro perizia tali opere, che attraggono l’attenzione.

Il numero de’ vasai è di circa 30, le officine rispettive sono tutte in fila rispetto alla chiesa di s. Sebastiano, le fornaci a pochi passi con grave incomodo del pubblico per il fumo, e nell’estate per l’aumento del calore.

Gli agricoltori, quando vacano dalle operazioni agrarie, armano il carro, e vettureggiano.

Botteghe di caffè 8, dove però le persone di qualche considerazione si astengono di entrare.

Magazzini di vino circa 60, né quali sono da 10 a 30 botti, e stanno a bevere, come già notai, gli uomini delle classi inferiori.

Locande 2 per marinari, vetturini e simil gente: le persone distinte dovrebbero patire non poco nelle medesime standovi disagiate e mal servite, se non trovassero ospitalità nell’arcivescovado e nelle case de’ signori, e avrebbero tutta la ragione di riguardar come barbarico il luogo: finalmente.

Osterie 4, dove è comodità di alloggio per i soli cavalli.

Amministrazioni. Si stabilì in Oristano un tribunale di prefettura, composto di un prefetto, quattro assessori, un avvocato fiscale e un sostituto, un avvocato de’ poveri, un segretario, un procuratore fiscale, e un procuratore de’ poveri: e dipendono dal medesimo.

Oristano è sotto governo di un comandante, ha un vicario di polizia, una deputazione di sanità, un ufficio di insinuazione, un capitano di porto, un ufficio di dogana, una direzione di seconda classe delle regie poste, un ufficio del genio civile per il distretto, ed un consiglio municipale.

Il reddito del municipio somma a lire nuove 43237,52.

Agricoltura. Le terre coltivate dagli oristanesi entro il proprio contado non sommano a più di 6 miglia quadrate. La fertilità de’ terreni è celebre, ed è meravigliosa la sua attitudine a produzioni differentissime.

 

Immagine tratta da AA.VV. Oristano la storia e le immagini. Editrice S'Alvure - Oristano 2004