“Più del blasone poté l’amor”

“Più del blasone poté l’amor” - Storia di un matrimonio segreto nell'Oristano dell'800

Venerdì 3 maggio, alle 18, all’Auditorium San Domenico, in occasione dell’anteprima di Monumenti Aperti, sarà proposto l’appuntamento dal titolo “Più del blasone poté l’amor”

L’Assessorato alla Cultura del Comune di Oristano e la Fondazione Sa Sartiglia Onlus, che in città organizzano Monumenti Aperti sin dalla sua prima edizione, arricchisce anche quest’anno il programma della nutrita manifestazione, con un’inedita anticipazione. L’evento, tra riduzione teatrale e proiezione video, prende spunto dalle ricerche dello studioso oristanese Gigi Piredda che, partendo dai documenti d’archivio, ha ricostruito un interessante storia d’amore della Oristano dell’Ottocento.

“Abbiamo voluto dedicare l’Anticipazione dell’edizione Monumenti Aperti 2019 sottolineando l’importanza degli archivi storici nella ricerca e nella ricostruzione storica - sottolinea l’Assessore alla Cultura del Comune di Oristano Massimiliano Sanna -. Partendo dal prezioso lavoro del ricercatore oristanese Gigi Piredda, racconteremo una straordinaria storia ottocentesca, tutta oristanese”

“Più del blasone poté l’amor” è un titolo che rimanda ad un amore contrastato e alle vicende umane di una donna vissuta 200 anni fa, una storia realmente accaduta, ricostruita filologicamente partendo dai documenti d’archivio.

“La storia e la sua narrazione – svela afferma lo scopritore dell’inedita vicenda Gigi Piredda – vogliono suscitare la curiosità e l’attenzione di un pubblico di non addetti ai lavori di ricerca d’archivio con l’intento di invitare tutti alla frequentazione di questi straordinari scrigni della memoria, alla ricerca di personaggi, notizie e di memorie che ancora attendono di essere scoperte”.

I documenti d’archivio, veri protagonisti della ricerca storica e della narrazione proposta in questa serata in particolare, saranno presentati attraverso contributi filmati realizzati da Cinzia Carrus e Nicola Marongiu e con letture teatralizzate, eseguite anche in sardo, dal laboratorio teatrale dell’Università delle Tre Età coordinato da Salvatore Sechi con il contributo di Maria Giovanna Fiori.

“A Gigi Piredda, autore della ricerca – conclude l’Assessore Sanna - toccherà il compito di raccordare le carte e di ricoprire il ruolo di guida d’eccezione attraverso i documenti, seguendo non una cartina, ma un tema, una vicenda, una storia”.