Scheda: Luogo - Tipo: Edifici monumentali

Chiesa di San Mauro Abate

Chiesa di San Mauro Abate. Foto di Gianfranco Casu_SarGea. ©Archivio Fotografico MuseoOristano

La chiesa di San Mauro fu sede del Gremio dei Calzolai e della Confraternita della Pietà.

Via Sant’Antonio


Lat: 39.904338 Long: 8.589037

Costruzione: XII Sec. (1100-1199) - XIX Sec. (1800-1899)

Categorie

  • confraternita | gremio | edificio religioso | chiesa

Tag

  • culto | calzolai | San Mauro | chiesa | pietà

Nella seconda metà degli anni Novanta, in seguito ad indagini archeologiche sul sito, è stato possibile verificarne la frequentazione a partire dal V-VI secolo, analogamente a quanto è avvenuto nell’area poco distante della Cattedrale.
La fase d’impianto della struttura si colloca tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo, in base alle dimensioni dei conci in arenaria e trachite e all’impiego di bacini ceramici nella decorazione dell’antica facciata. La struttura è formata da un’aula mononavata con abside semicircolare e copertura a capriate lignee. La prima menzione documentaria risale al 1625, periodo al quale risalgono dei lavori di ampliamento testimoniati dalla prima nicchia sul fondo del presbiterio, realizzata in forme tardo-rinascimentali e in seguito tamponata. L’edificio medievale viene quasi interamente demolito, ricostruito ed utilizzato quale sede del Gremio dei Calzolai e della Confraternita della Pietà, entrambe attive fino agli anni ’50 del Novecento. In seguito al  fortunato rinvenimento di alcuni documenti delle due istituzioni, si registra la loro piena attività nel corso del Settecento.
In un momento precedente il 1734, si realizza un ulteriore ampliamento della chiesa che assume in questo modo le proporzioni attuali. Si ricavano tre navate, divise da grandi archi in laterizio poggianti su pilastrini trachitici a spigoli smussati poi rinforzati e occultati, di difficile datazione ma molto simili a quelli presenti nella vicina chiesa del Santo Spirito. Sulle pareti rinforzate si imposta una volta a botte in laterizio.
Nel 1878 si sposta l’ingresso sul fianco della chiesa lungo la via Sant’Antonio, donandole l’aspetto attuale, ovvero un semplice prospetto timpanato scandito da larghe lesene e oculi.
Oggi la chiesa ospita diverse attività e associazioni, un coro cittadino e pie società.