IL CENSIMENTO ARCHEOLOGICO PARTE 2 - PONTE MANNU

IL CENSIMENTO ARCHEOLOGICO - PARTE 2

Nella prima parte di questo lavoro è stata presentata una rassegna dei siti archeologici presenti nel nostro territorio. A corredo di questa seconda parte, anche grazie ai contributi di Alessandro Pilia, e Paolo Marras, estimatori ed appassionati ricercatori di antichità, si cercherà di implementare con alcuni siti non compresi nelle schede già presentate ma soprattutto, attraverso la cartografia ufficiale IGM, di dar loro una localizzazione spaziale.

Si noterà immediatamente che è segnalata l’area vasta e non il sito esatto ove sono avvenuti i ritrovamenti citati; alcuni toponimi trovano luogo probabilmente della cartografia catastale dei territori del Comune di Oristano, altri provengono da antiche memorie dei proprietari terrieri dell’epoca.
Per alcuni siti inoltre non è immediatamente identificabile la localizzazione sul territorio anche della macro area rispetto ad un punto noto come la stessa città di Oristano o una delle sue frazioni, pertanto si cercherà di dare un’idea quanta più chiara possibile attraverso una esplicazione.
La collocazione delle schede all’interno del contributo, non segue un criterio rigoroso. Per quanto attiene i siti fuori la città di Oristano ci si è spostati per prima verso quei territori ricadenti nella frazione di Silì, messi comunque in ordine di percorrenza. Lo stesso dicasi quando ci si sposta dalla città verso nord per avere come fulcro il sito del Rimedio per procedere verso Fenugheda per poi ripartire sempre dal Rimedio per procedere verso le frazioni di Nuraxinieddu e Massama.
Gli altri siti, sparsi nel territorio sono e come tali riportati.
Nel momento in cui questo contributo sarà reso disponibile anche su Facebook, coloro i quali volessero ulteriori chiarimenti possono farlo ponendo quesiti; sono inoltre gradite ulteriori informazioni che possano colmare i vuoti che la letteratura “ufficiale”, in questi casi, ha spesso lasciato.

Di seguito si riportano le ultime schede aggiornate.

Nuraghe Cuccuru de sa Rena. (Stalle Falchi Pesaria).
Età nuragica; Insediamento nuragico con ceramiche del bronzo medio e finale, a seguito di profondi scavi a scopo industriale, il sito ha di recente subito profondi mutamenti. Il nuraghe monotorre è stato demolito e le pietre da costruzione sono state accantonate, i materiali sono ancora visibili.

Nuraghe Pala Mestia
Età nuragica; Nuraghe non determinato. Area con rinvenimenti di reperti riferibili a un insediamento con nuraghe, il nuraghe è demolito. Il nuraghe non è segnato sulla mappa dell''IGM. Dalla stessa area proviene un frammento di pintadera.

Nuraghe Su de Busachi
Età nuragica; Nuraghe monotorre distrutto durante lo spietramento del campo adibito a coltivazione, sebbene sia ancora possibile rilevare in fase di ricognizione tracce di rinvenimenti ceramici Sito reso di difficile lettura per la presenza di una coltivazione sarebbe quindi auspicabile il recupero dei materiali rinvenuti nel sito e la relativa documentazione per una ricostruzione anche parziale del sito.

Nuraghe Figu (da non confondere col Nuraxi Figu)
Età nuragica; Insediamento nuragico con nuraghe monotorre in blocchi di calcare arenaceo. Ceramiche del Bronzo medio. Il contesto paesaggistico relativo alla presenza del nuraghe è stato radicalmente modificato rispetto all''epoca della rilevazione del bene; nonostante ciò di esso permangono tracce degne di salvaguardia.

Nuraghe Tiria – sconosciuto ma presente in IGM

BAU ‘E PROCCUS
Il guado (Bau in dialetto) attualmente non è facilmente localizzabile; il corso del fiume nell’ultimo secolo ha cambiato il suo regime, soprattutto da quando sono state costruite le dighe, formando nuove isole di sabbia e facendone scomparire altre. Le memorie abbastanza recenti ricordano anche un servizio di traghettamento da una sponda all’altra, che veniva effettuato nell’abitato di Silì. L’area è facilmente raggiungibile percorrendo la S.S. 388 (il prolungamento della Via Vandalino Casu verso Silì); dopo 2 chilometri all’incrocio si girerà verso sinistra seguendo la strada che riporta verso il centro commerciale Porta Nuova; i terreni di Bennaxi. aldilà dell’argine che funge da pista ciclabile, sono denominati Bau ‘e Proccus.

 

CUCCURU ‘E FRUMMINI
Sempre lungo la S.S. 388, questa volta sulla destra, si troverà un incrocio dotato di passaggio a livello che riporta verso lo Zuccherificio. Nella carta, proprio sotto la freccia rossa, si potrà notare il segno convenzionale tratteggiato in rosso che identifica un piccolo rilievo, appunto un Cuccuru che si eleva leggermente tra i campi pianeggianti.

 

 

SARTUCCINU
L’area che riporta questo toponimo è alquanto vasta: passato l’abitato di Silì e il vicino svincolo della S.S. 388 con la S.S. 131 si costeggia un grande aranceto. Nella carta è riportata una grande area che scavalca sia la strada che la linea ferroviaria con il toponimo Sartuccino.

PONTE MANNU
Esattamente tra le campate dei due ponti, a ridosso dell’attuale letto del fiume, si trovano i resti del ponte romano (uno in direzione Nord e l’altro in direzione Sud) individuato diversi anni orsono dal Prof. Salvatore Sebis. La sua visibilità è condizionata dal livello delle acque.

 

RIMEDIO
Siamo esattamente sotto i grandi piloni dello svincolo che dal Ponte Mannu conduce a destra verso Nuraxinieddu, diritto verso Donigala e sinistra verso Torre Grande. Lo scavo del nuraghe Nuracraba, una volta documentato in tutte le sue parti, è stato ricoperto. Nel vicino terreno verso Nord, di proprietà degli eredi di Don Efisio Carta, ancora interrato è presente una parte della cortina muraria del succitato nuraghe.

FENUGHEDA
La grande area di Fenugheda, antica villa medievale, si estende sul lato destra della S.S. 292 in direzione Nord.

 

SANTA PETRONILLA
All’uscita dell’abitato di Donigala Fenughedu. In direzione Nurachi, sul lato sinistro, all'altezza del Portale Pisanu (Via Evaristo Madeddu) si apre una strada che conduce, dopo poche centinaia di metri, all’antica chiesetta di Santa Petronilla, costruita su un sito nuragico; facendo una breve ricerca anche sul web si potranno vedere le immagini dello scavo avvenuto all’interno della navata.

SANTA VITTORIA
Lungo la S.S. 292, sorge l’abitato in direzione Nuraxinieddu. L’area di Santa Vittoria, all’estrema periferia Sud del paese, è caratterizzata da un rilievo su cui domina la piccola cappella di Santa Vittoria, facilmente raggiungibile

 

SU CUNGIAU ‘E FUNTA’
Il sito e l’area è quella che circonda l’attuale piccolo cimitero di Nuraxinieddu sul lato sinistro confinante con la strada per Baratili San Pietro.

MONTIGU MANNU
L’area di Montigu Mannu è immediatamente riconducibile ai terreni sul lato destra della strada che porta verso il paese di Baratili San Pietro.

 

MONTE GONELLA
Monte Gonella è una vasta area racchiusa tra le strade che conducono verso Baratili San Pietro lato destro, dopo circa 2,5 chilometri e quella per Zeddiani lato sinistro. Allo stato attuale il territorio è pressoché totalmente interessato da coltivazioni estensive di riso e cerali.

NURAXI FIGU
All’interno del territorio comunale, in direzione sud est rispetto al capoluogo, verso il Monte Arci. Siamo vicini alle pendici occidentali del massiccio collinare, non distante dalla borgata di San Quirico; qui si trova sia l’insediamento che i resti del nuraghe che portano il nome di Nuraxi Figu.

 

COSTA ‘E PISU
Rappresenta Il confine più orientale dei territori del Comune di Oristano, confinante con Palmas Arborea e Villaurbana, ai piedi del Monte Arci. Attualmente una strada pedemontana facilità l’interpretazione del confine. Per rapidità, come si evince dalla mappa IGM, i due nuraghi, il Bau Mendula e il Paiulu o Paiolu rappresentano i due vertici estremi settentrionali e orientali. Il confine comunale si evince dalla linea puntinata che collega i due nuraghi più estremi.

CUCCURU ‘E S’ARENA – CUCCURU DE SANTU ANTONI – SU SATTU ‘E TOLU
Non è da escludere che i tre toponimi si riferiscano ad aree pressappoco limitrofe che, eventualmente, le differenze si possano evincere dalla consultazione della carta catastale.
Siamo comunque nella vasta e fertile area di Pesaria, all’estrema periferia Ovest di Oristano, ora pressoché completamente coltivate a riso.

 

SAN GIOVANNI DEI FIORI
Troviamo l’area di San Giovanni dei fiori, o meglio Sant’Uanni ‘e Foras, dove il “foras” è da intendersi come fuori le mura, onde non confondersi con l’antica chiesa di San Giovanni Evangelista, collocata entro le mura, nella Pratza de sa Majoria ovvero piazza Manno.
Si accede all’area con la relativa chiesa transitando nel sentiero che costeggia il vecchio cimitero di San Pietro oppure dalla rotonda a destra presente sulla strada che conduce al porto industriale, immediatamente dopo l’istituto Tecnico Industriale.