Il monumento ad Eleonora d’Arborea

L’innalzamento del monumento a Eleonora d’Arborea è una vicenda che prima di tutto coinvolge, entusiasma ed infiamma gli oristanesi. Simbolo di riscatto e di speranza per la città che trae origine dalla nuova consapevolezza identitaria che la storiografia sarda portò alla luce fin dagli anni trenta del secolo XIX. Vicenda che ha come sfondo il periodo dell’Ottocento che va dal Regno di Sardegna al secondo ventennio di Roma capitale. Anni di profondi mutamenti nella società, nella politica e nel gusto. Le fonti documentarie dimostrano in maniera netta come i ventitré anni della gestazione dell’opera, con le pause e le repentine accelerazioni,segnano in maniera indelebile la vita politica e culturale della città di Oristano e delle sue donne che apportarono un contributo importantissimo alla riuscita della nascita del primo monumento in Italia a “femminile onoranza”. Intorno alla figura di Eleonora e del suo mito Oristano avrà la forza di trasformarsi da assolato e polveroso paese a ridente cittadina. Mario Luigi Piredda Ricercatore e studioso, fa della ricerca archivistica il metodo per raccontare fatti ed avvenimenti del passato, in particolare la storia della Oristano del XIX secolo. Ripercorrendo le vicissitudini di donne e uomini narra lo svolgersi della vita della città, facendo uso della storia dei contesti mutuata dall’esperienza della storiografia novecentesca e prendendo a modello i massimi esponenti inglesi e francesi. Dopo quarant’anni di ricerca e raccolta di materiali d’archivio, ha strutturato, insieme alla Fondazione Oristano, il progetto editoriale dal titolo Oristano nell’Ottocento, che ha visto nel corso degli anni la collaborazione con l’Archivio di Stato, l’Archivio Storico del Comune di Oristano e il museo virtuale MuseoOristano, per la realizzazione di importanti iniziative ed eventi. Nel contempo, continua la ricerca che, tra l’altro, lo vede impegnato nella raccolta di tutti gli scritti, editi e inediti del più illustre concittadino del XIX secolo, Salvator Angelo De Castro, con la prospettiva di un centro studi dedicato a uno dei più grandi intellettuali sardi.

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