Il monumento ad Eleonora d’Arborea

- 251  - Collocazione del monumento ad Eleonora. Oristano addì 23 ottobre 1872. Arduo e dif- ficile vi è il problema della scelta della piazza che possa esser meritevole di contenere nel suo seno il monumento alla Regina Eleonora; a questa illustre donna che alle doti del cuore univa quelle della mente, e che legislatrice e guerriera ha saputo in tutti i modi eternare il suo nome. Davvero che Oristano al presente non possiede una piazza che a primo aspetto si presenti al caso; però alcune ve ne sono, le quali ridotte, amplia- te od abbellite potrebbero certo adattarsi allo scopo. Il sottoscritto si crede molto al di sotto onde degnamente percorrere l’ampio campo che gli si para d’innanzi, e quindi, senza entrare in dettagli particolareggiati non farà che accennare e le doti ed i difetti dell’una e dell’altra piazza per lasciare poi che questo illustrissimo e benemerito Con- siglio. Con l’alto senno che sempre lo governa scelga quella che a suo credere meglio si confaccia all’uopo. La importanza e l’ampiezza della questione permette di conside- rarla sotto tre aspetti differenti: primo sotto l’aspetto economico, secondo estetico ter- zo storico, e se se ne vuole aggiungere un quarto di minore importanza, relativamente parlando, anche della pubblicità. Infatti, sotto l’aspetto economico per il principio che in ogni opera l’economia deve sempre antecedere a tutto sotto l’estetico, in quanto il bello è la prima caratteristica d’un opera; perciò purchè appunto si tratta di cose che colla storia ha strettissima relazione, anzi da essa ha origine, e finalmente della pub- blicità, perché in caso contrario non si raggiungerebbe lo scopo primario dell’opera, che è quello di rendere pubblicamente un attestato di (ricusa?) ed onore a chi fece della patria il suo idolo ed il suo tutto. Venendo ora a passare in rivista le piazze che migliori si prestano, il sottoscritto accennerà sotto l’aspetto economico le spese che la scelta dell’una o dell’altra trae considerando sotto il secondo le opere che si debbono fare onde abbellire per poi sinteticamente accennare i dati dell’una e dell’altra e venirsi alla scelta. Riguardo alle somme che egli proporrebbe per singola piazza ha cercato il più che gli fu possibile di dare esatte e di approssimarsi al vero. Per il che, almeno considerando l’una rapporto all’altra, vere possono essere ritenute e fornire un giusto criterio per fare il parallelo fra le distinte località. La spesa necessaria per piazza città ascenderebbe a L.80.000, per piazza Eleonora a 20.000; Mercato 22.000 e Mariano 19.000. Sotto il primo aspetto adunque prima si presenterebbe Piazza Mariano. Sotto l’aspetto estetico però gode la supremazia Piazza Città; e nessuno certo la può mette- re in dubbio; infatti i migliori palazzi esistono in essa, e da questi appunto dovrebbe esser attorniato il monumento in questa? Le opere che in detta piazza si dovrebbero eseguire consisterebbero quasi escusivamente in demolizioni, e come risulta dal piano, sarebbe d’uopo distruggere tutti i magazzini e giardini che esistono nella tratta che da questa piazza conduce alla piazza Duomo, dando però attenzione a questo progetto, non solo si avrebbe un luogo adattissimo ove collocare il monumento di cui si parla, ma altresi si abbellirebbe uno dei principali punti della città, avendo con quest’opera due centri quali son Piazza Città e piazza Duomo con una via ampia e regolare. Il sotto- scritto poi non ha che proposto l’allargamento e regolarizzazione del vico Cattedrale, in quanto che se si volesse addivenire alla demolizione dei fabbricati che si trovano a levante ed a ponente del medesimo, per dare una magiore ampiezza alla piazza, si eleverebbe di molto la spesa già per se stessa importante. Per piazza Eleonora il sot- toscritto proporrebbe la demolizione della torre già a mezzo crollata, del magazzeno del sig. rev.do Manca e dell’attuale porta, fornendo in tal modo di un ampio sbocco la piazza stessa. Però se di molto con quest’opera verrebbe migliorata non si deve altresi trascurare la circostanza, che essendo la detta piazza divisa proprio in mezzo dalla strada nazionale per Cagliari, non potrà mai fornire uno spazio sufficiente onde deco- rosamente contenere il monumento. Piazza Mercato non presenta che lo spazio supe- riore di faccia alla Chiesa di S. Sebastiano ed anch’essa abbisognerebbe delle seguenti opere: 1° Demolizione del terrapieno che ora esiste. 2°Demolizione di parte delle case

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