Il monumento ad Eleonora d’Arborea

-  194  - nei monumenti a  Wellington  a Londra (al cui concorso, indetto nel 1857, partecipava con l’architetto Falcini), a  Francesco Burlamacchi  in Piazza S. Michele a Lucca (1860- 63), a  Cavour  e a  Goldoni  nella piazza omonima a Firenze (1873). Da tale maniera non si discosta molto lo scultore anche in opere a soggetto sacro, come le figure del  Vescovo Tannucci  per la facciata del duomo e della  Maddalena  per la chiesa di Santa Croce a Firenze, e nella sua produzione tarda, rappresentata dal monumento funerario della  Marchesa Vettori  (dopo il 1878) nel cimitero fiorentino di S. Miniato al Monte, e dal monumento a  Eleonora d’Arborea  a Oristano, terminato nel 1881 con la collaborazione del Falcini. Il Cambi, cui non mancarono durante la sua vita ricono- scimenti ufficiali in Italia e all’estero, moriva a Firenze il 7 apr. 1895. Fonti e Bibliografia M. Missirini,  Quadro delle arti toscane...,  Firenze 1836, p. 23; P. Emiliani-Giudi- ci,  Correspondance particulière...,  in  Gazette des Beaux-Arts,  I (1859), pp. 236 ss.; E. Saltini,  Le Arti Belle in Toscana,  Firenze 1862, p. 35; A. De Gubernatis,  Diz .  degli artisti italiani, Firenze 1892, p. 88;  Cultura neoclassica...  (catal. Gall. d’arte moderna di Firenze), Firenze 1972, I, pp. 63, 64, 184 (con rif. bibl. prec. e docc. ined.); U. Thie- me-F. Becker,  Künstlerlexikon,  V, pp. 428 s. 286 286 Cfr. M. Cozzi, Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 44, Torino, Treccani, 1994 .

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