Il monumento ad Eleonora d’Arborea

- 165  - Giuseppe (Peppico) Corrias nacque ad Oristano l’8 dicembre 1811 dall’av- vocato Giovanni Battista Corrias e da Rita Sinis. A 23 anni il 27 settembre 1834 viene fatto cavaliere su richiesta del padre e tre mesi prima di diventa- re nobile sposa il 26 giugno 1834 la nobildonna Angela Enna Sequi, figlia del conte di San Domenico Giovan- ni Angelo Enna, da cui avrà otto figli, il quinto dei quali Giuseppe, nato nel 1849, sarà appunto il magistrato cita- to nell’appendice redatta da Tito Orrù. Curiosa, o se vogliamo premonitrice, è la sua prima esperienza politica da parlamentare. Il 13 dicembre 1849 (IV Legislatu- ra-Collegio II Oristano) risulterà elet- to con 125 voti contro i 93 del suo competitore Salvator Angelo De Ca- stro. Il 31 dicembre dello stesso anno, dopo appena 18 giorni, presenterà le dimissioni. Al suo posto al ripetersi delle elezioni subentrerà lo stesso De Castro, vincitore sul canonico Vittorio Angius. Nel 1858 viene eletto (VI Le- gislatura- Collegio II Oristano) al ballottaggio con 666 voti su 966 sconfiggendo so- noramente il sacerdote Giacomo Margotti. Questa elezione riveste una importanza notevolissima nella vita del Corrias. Il 1857 è un anno molto delicato per il De Castro; gli scritti dell’acerrimo nemi- co canonico Sotgiu, sulla rivista Ichnusa avevano contribuito in maniera notevole al grande risultato elettorale dei cattolici sardi (su 24 parlamentari 12 erano infatti schierati apertamente con la Chiesa); dopo le dimissioni nel 1855 perché diventato Provveditore agli Studi stentava a trovare una persona in grado di sostituirlo degna- mente, continuando nel solco della tradizione liberale; l’affronto dell’elezione a par- lamentari dello stesso canonico Sotgiu e dell’ultra conservatore don Giacomo Mar- gotti, se pure attutita dall’invalidamento per inosservanza dell’art. 98 dell’editto del 1848, che inibiva la deputazione agli ecclesiastici aventi cura di anime per il Sotgiu e della sua sonora sconfitta nel collegio Oristano II –Busachi bruciavano ancora. L’a- mico di tante battaglie Giuseppe Pasella chiede al De Castro di interessarsi affinché nella convocazione del successivo collegio elettorale d’Oristano si potesse ottenere “ un risultato migliore pel partito liberale” e “di segnalare can idati che possano pro- porsi c fiducia d’esser graditi agli elettori” 263 . 263 BUCA, Manoscritti, De Castro ms 301-4, r 07-08, r 07-09, lettere di Giuseppe Pasella del 14 maggio 1858 e del 12 e 15 giugno 1858. Oristano, cimitero monumentale, tomba G. Corrias, particolare.

RkJQdWJsaXNoZXIy MjA4MDQ=