Il monumento ad Eleonora d’Arborea

- 139  - lo addietro miseri ed infelici; chè vale a dire, per raggiungere l’intento sarebbe pur tempo di non fare della scelta del sito pel monumento una specie di questione di capitale, ma da veri fratelli sardi ed italiani, di guardare al null’altro che al più ampio e nobile scopo cui mira quest’opera, e quindi di rompere il ghiaccio, e determinarsi senz’altro di scegliere per la piazza qual sito che meglio corrisponda al di lei fatto e grandezza. Apprendo infatti con rammarico che è tuttora in pendenza la discussione, o che persistano in giornata le dub- biezze, le perplessità, le meschine gare di partito, che finora s’incontrarono nella città che fu culla ad Eleonora, per la decisione da prendersi. 245 Questo è il secondo testo citato da Del Piano Egregio signor Direttore-Oristano, 23 ottobre 1873. Nel n. 247 del di lei pregiato giornale ho letto con molto piacere il tenore della lettera che le fu indirizzata intorno al prossimo compimento della statua marmorea che si sta costruendo in Firenze in onore dell’incom- parabile Giudicessa Eleonora, ed alla sua solenne collocazione, che si farebbe sperare possa aver luogo nel maggio del vegnente anno. Sebbene nativo di questa città, che fu pure la culla della nostra Eroina, quindi naturalmente propenso a possedere, se possibile, frà noi un così gradito e prezioso monumento, il quale rammenta la più grande ed illustre nostra gloria, ciò nulla meno sentendo in me stesso tutta la importanza e convenienza di darsi a questo monumento il maggior possibile lustro e decoro, locchè tornerebbe assai meno agevole di ottenersi in questa città, per motivi che sono in parte accennati in quella let- tera, e per altri particolari derivanti dalle nostre circostanze locali, che non sarebbe qui il luogo di enumerare e di svolgere (potendosi ben capire da chiunque abbia un...) Ciò che poi maggiormente interessi si è ormai di far posto, e provvedere in tempo a quest’unico emergente, che potrebbe ancora far ritardare quel giorno da tutti sospirato di ammirare nell’Isola in modo il più decoroso e duraturo il tipo e la immagine della nostra Eleonora: dopochè massime il primo Municipio d’Italia ha decretato che in Roma stessa se ne con- servasse eterna ricordanza con aver determinato che il di lei busto fosse pur collocato e facesse parte di quelli dei più rinomati e celebri italiani, che già figurano nel monte Pincio, e ci ricordano colà riunite tutte le antiche e moderne nostre comuni glorie ed illustrazioni. Vogliate Signor direttore, concedere a questa mia un tantino di spazio nel vostro periodico, ed abbiatene la mia più sentita riconoscenza. Uno dei cittadini contribuenti al monumento ad Eleonora d’Arborea. 246 Il terzo articolo comprende una lettera di risposta del segretario del Comitato di Ori- stano Salvatore Parpaglia: Cagliari 25 ottobre. L’onorevole deputato Parpaglia ci ha rimesso la seguente lettera, che noi volentieri pubblichiamo anche perché e chi cola dirige e con lui gli Oristanesi che so- stengono la convenienza, che il monumento di quell’eroina venga innalzato nel suo paese natio, si convincano che noi non partigiamo più per una che l’altra località, avendo inserito le precedenti lettere persuasi, che le medesime valessero a produrre quel risveglio, che di fatto ha ottenuto una pratica che sembrava dimenticata. In quanto alla scelta del locale ci pensino i comitati e specialmente il Municipio di Oristano, che desideriamo spieghi tutta la possibile energia onde non venga tolto a quel paese un lustro che per le incertezze, per le opposizioni o per le solite lentezze potrebbe anche perdere. 245 Cfr. “ Corriere di Sardegna” , a. X, n. 247 del 20 ottobre 1873. 246 Cfr. “ Corriere di Sardegna” , a. X, n. 250 del 23 ottobre 1873.

RkJQdWJsaXNoZXIy MjA4MDQ=