Il monumento ad Eleonora d’Arborea
- 104 - Il testo, opera del Corrias, contenuto nella forma e senza fronzoli ed enfasi pa- triottica, curiosamente, fa nascere l’iniziativa nel 1860: probabilmente la scelta fa riferimento al promemoria preparato dagli uffici che trae in errore il sindaco e la sua giunta. L’impegno di utilizzare con oculatezza le somme messe a bilancio, adottato a più riprese, e più volte sottolineato al Consiglio dal Parpaglia, ben presto viene disatteso per l’intervento del Comitato di Cagliari, che con il Satta Musio, offre la collaborazione, anche finanziaria per trasformare l’inaugurazione del monumento in evento di risonanza nazionale, ipotizzando la presenza dei Reali per l’occasione dell’inaugurazione: Il sig. Sindaco invita il Consiglio a deliberare su quanto dovrà farsi relativamente all’i- naugurazione del monumento ad Eleonora d’Arborea ed alla venuta dei Sovrani in Sardegna, facendo conoscere che le opere deliberate sono già in via di esecuzione o per essere intraprese; che altre piccole riparazioni, specialmente di strade interne, saran- no pur fatte coi fondi appositamente allogati nel bilancio e che ora la Giunta desidera sapere le ulteriori deliberazioni del consiglio sulla spese per le feste da farsi e sul modo di avere i denari stante la difficoltà dell’esazione per cui si sono dovute già intentare due liti ed altre se ne dovranno pur tentare quanto prima . 195 Per questo motivo si attivano, tramite il Ministero della Guerra perché in quei gior- ni i Reali siano presenti in Oristano: Dopo lunga e viva discussione il Consiglio comunale approva con voti dieci contro due, quella per invitarsi i Sovrani che, venendo in Sardegna e passando da Cagliari a Sas- sari, si fermino per qualche ora in Oristano per assistere all’inaugurazione del monu- mento ad Eleonora d’Arborea, e ciò tosto che si sia definitivamente accertata la Loro venuta in Sardegna. 196 Forte è tale convincimento che l’Amministrazione si occupa nei primi mesi del 1881 di rendere tutta la città degna di tali illustri visitatori, destinando ulteriori somme del bilancio alla sistemazione di vie e strade cittadine, sollecitando inoltre i proprietari a rendere piacevoli i prospetti delle loro abitazioni. Il mandato di Peppico Corrias, iniziato nel 1875 fu per cinque anni caratteriz- zato da disastrose annate agrarie come testimoniate dall’ordine del giorno che il Consiglio comunale vota nel 1881: Ritenuto che tutti conoscono la condizione economica di Oristano, determinata da cinque successivi falliti raccolti, la quale necessariamente si riverberò nel Municipio: ritenuto che il comune trovasi impegnato in un opera che richiede delle somme relati- vamente ingenti, onde una spesa straordinaria in più turberebbe non solo, ma compro- metterebbe ogni possibile assetto finanziario, ritenuto che questo aveva già affermato il consiglio comunale con sua precedente deliberazione, preavvisando di attenersi, ri- guardo alle spese in occasione delle feste per l’inaugurazione del monumento, a quella misura di discrezione determinata dai nostri mezzi finanziari e dalla modesta posizio- ne di un piccolo paese, ritenuto che questo stato di cose è talmente noto che stimolo il patriottismo di benemeriti cittadini di Cagliari a costituirsi in Comitato per venire in nostro aiuto onde trovar mezzi di far fronte alle spese della festa al cui riguardo 195 ASCO S.S., Deliberazioni Consiglio Municipale, fasc. 772, cc. 149-150, seduta 19 gennaio 1881. 196 Ibidem.
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