Autunno fredda è la tua voce

99 della pioggia d’autunno. Venti che agitano tende stinte. Damaschi consunti su divani vuoti e tintinnìo di cristalli allineati 4 su mensole nere dentro stipi oscuri. Mia casa che crolli e sussulti ai camion 5 della strada. Casa che hai accolto il mio primo vagito e i tumulti del cuore adolescente. Tutto crolla. Ma nel cortile, profondo come pozzo lastricato d’ardesia, sorridono, i bianchi fiori del ligustro. E il silenzio è un drappo di velluto. LXXX Hai colto sulle rocce i sempre vivi lilla che frusciano a toccarli. Fiori morti. Come i piumini violetti dei fiori del cardo incastonati d’aculei d’oro. L’estate incede ad ali aperte sulla piana gialla. E tu, con le prime ombre della sera versa l’acqua nella vasca di trachite. Domani a traverso le nebbie del mattino potrai spiare dalla finestra verde di tralci le tortore che calano torcendo i colli flessuosi e frugando col becco sotto l’ala.

RkJQdWJsaXNoZXIy MjA4MDQ=