Autunno fredda è la tua voce

92 grufola lungo il mare su sabbie abbacinanti. Orgia di luce e di colore l’estate della mia terra. LXIII Il cuore è fresco e leggiero. Ascolto canti di fanciulli e vedo un corteo di chierichetti con candide cotte di pizzo tra croci astili e turiboli d’argento. Ma i tuoi occhi viola guardano come quelli del Maligno meridiano. Vorrei coronarti col malinconico fiore della fucsia, confidarti un amore adolescente. LXVI Ho camminato nell’ombra della foresta. Padiglioni verdi di lecci cingono maree di eriche flabelli immobili. Sulla petraia bianca abbacinante tronchi combusti di antichi ginepri contorti levigati e lavati da mille piogge. Popolo morto di giganti in un cimitero petroso tra radici nere e coltri di foglie morte. Foresta senz’acqua foresta desolata ai confini del mondo sotto monti spogli lucidi di calcari

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