Autunno fredda è la tua voce

79 Tutto feconda trasforma offre al sole nell’antico amplesso. Una landa sassosa: trachiti rosse basalti neri graniti iridescenti marne gialline, seme di vulcani piovuti rotolati sbalzati sul seno della terra sbocciati dalla terra fioriti di muschi costellati di lumache porosi compatti ruvidi levigati da piogge da venti da millenni. Pietre. Pietre coronate di ferule. Voce della pietra fissità disperata eterno protendersi a cieli lontani, eterno congiungersi alla gran madre. Una tempesta di sassi senza forma rotola sul mio capo fatto di pietra. Brillano, danzano s’accavallano onde di un oceano petroso, corrono vorticose verso lidi scomparsi dall’orizzonte di piombo. Si placano.

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