Autunno fredda è la tua voce

78 al ticchettio sommesso delle bacche verdi che cadono sul cofano. Dentro le vetture è un groviglio di corpi su scomodi talami intrisi di sudore. Orgia d’amore che divampa nei campi tra cespugli, sulle rive di fiumi verdi, su letti d’erba su fiori su sabbie calde sotto campate di roccia sotto cieli tersi sotto miliardi di stelle. L’onnipotente grembo della terra accoglie tutti gli amanti i disperati gli erranti i lombrichi la vita strisciante il sangue delle vacche sgozzate la rugiada dell’alba la canicola meridiana il fresco della notte il seme vaporoso del cardo lo sputo del malato la lacrima d’incenso che stilla dal cipresso il sudore dell’uomo l’amplesso, tutto accoglie la grande madre staffilata da mostri metallici squarciata percossa dimenticata. Tutti nel grande grembo caldo fascia di tenere radici.

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