Autunno fredda è la tua voce
66 73 Quando l’alba ti coglie sul nastro d’asfalto popolato di corvi e l’anima è ansiosa di luce, non piangere il tremolio verde rosa dei germogli della vite. Appena sarà giorno guarderai i fiori d’oro del lauro il sangue dei lentischi e il violaceo albero di giuda. (Vigna, aprile 1971) 74 Questa notte la pioggia ha ristorato le zolle del tuo cuore. Con la prima luce cammina nel giardino del silenzio verso la cascata del caprifoglio. Scrolla l’arancio e cogline sul volto gocce adamantine e petali ricurvi contro i raggi del sole. Ch’io ti veda così dopo la pioggia tiepida di maggio fatta profumo all’alba. (maggio 1971) [s.n.] L’estate mi piangeva già sul cuore quando tu mi apparivi lungo il mare creatura di un sogno di settembre sotto l’arco lucente dei millenni. O bel fiore di bronzo del Pireo passano i giorni e ascolto il tuo silenzio (maggio 1971)
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