Autunno fredda è la tua voce
59 amaro di prunella. E’ stupore di un sentiero tra rovi secchi che sfocia sotto il verde di un pino in un mare d’ ulivi. Che nessuno colga i primi ranuncoli azzurri. Lasciate morire le orchidee di velluto di miele e d’avorio. Non parlate guardando le pervinche. Forse è primavera. (Aprile 1969) 62 Quando il cisto fiorisce i pastori tosano le greggi in millenarie basiliche sotto azzurre campate di cielo. La notte, col fumo d’arrosti l’odore del vino acido il lezzo caldo della lana, gli escrementi delle bestie, è nell’aria l’estremo ricordo dell’argia. È l’ora dei petali bianchi del cisto. Disperato profumo nella notte carica di lussurie tormentose a chi giace solo su tiepidi letti di granito. (Maggio ‘969) 63 Nulla il cuore dimentica. La casa di macigno in grembo al tuo vulcano. E il lieve andare delle tue sorelle. La tua grappa i tuoi libri
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MjA4MDQ=