Autunno fredda è la tua voce

57 Il passato è morto. La vita è nella linfa del grano eterna e silenziosa. E quanto è breve la mia percezione del tutto. (maggio 68) 57 Non chiedere chi ha armato la sua mano per spargere il sangue del negro. Il suo sangue è simile al tuo. I grandi piedi dei negri camminano sul profumo delle violette selvatiche nella valle tra rocce d’arenaria in riva al mare. Sotto un cielo di piombo. Le mani nere colgono corbezzoli maturi che hanno il colore del sangue dei bianchi del sangue dei negri, sulle colline che scendono al mare. E gli occhi dell’uno e gli occhi dell’altro seguono l’incanto delle ali dei cormorani sul mare. Ma i cuori dei negri posano tutte le speranze sul profumo delle violette sul sangue delle bacche di corbezzolo sulle ali dei cormorani sotto un cielo di piombo. [s.d.] 58 Questa sera il vento mi ha portato il fumo delle stoppie. Dalle colline al mare danzano le fiamme dell’estate moribonda

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