Autunno fredda è la tua voce
56 55 Quando il sole di febbraio diffonde sotto gli ulivi la primavera acerba. Lascio tra i fiori gialli d’acetosella l’ipocrisia dei saluti il pungolo degli impegni la nausea d’ogni convenzione. Le olive mature son come occhi di donne che guardano il silenzio. I fichi spogli son gran candelieri di peltro. Ascolto. Nel respiro dello scirocco è la voce del mare. Portatemi, un giorno, nella collina del Sinis davanti al Mediterraneo 25 . Ch’io dorma là tra lentischi cisti e asfodeli col canto 26 delle onde sull’arenaria dorata. Sotto l’ala dei falchi e il volo ampio e molle del gabbiano. Che io dorma sulla petraia del Sinis (Feb. 1968) 56 Sulle colline il mattino è verde di grano fino allo stagno. Un popolo bianco di gabbiani vola verso il mare. Tra cielo e terra luce verde e azzurra. I fenicotteri fanno un’isola dorata sulle acque immobili. Tra lentischi e asfodeli sbadiglia un sarcofago violato. Frammenti di ceramica giallina e cocci iridescenti di balsamari.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MjA4MDQ=