Autunno fredda è la tua voce
48 sconosciuto a me stesso, la sera della domenica, porto a spasso la mia tristezza. Guardo l’avorio delle mie mani che sono la cosa più bella la parte più pura di me. Sono solo, col pallido rosa delle mie unghie sottili che traggono suoni d’arpa da un calice di cristallo. Nelle mie dita lunghe è il segreto della mia anima. Ma tu che mi passi d’accanto guardami solo le mani se vuoi sapere chi sia. (novembre 66) 46 Se poserai sul vascello il tuo piede di danzatrice vedrai mari verdi e parlerai all’alba col bianco popolo dei gabbiani che hanno ali simili ai tuoi piedi e danzano tra cielo e onda con l’anima dei morti del mare. Toccherai l’isola ove il tempo è scandito dal giorno e dalla notte. Alba e crepuscolo scendono interminabili e rossi come petali di fiori senza nome 22 . Non chiederai quale veste, quale cintura ti cingono il corpo di giunco. Andrai scalza sulle spiagge con diademi di rubini,
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