Autunno fredda è la tua voce
39 attorno alle foglie dei limoni. Cade il vento. E tra nuvole pazze le stelle guardano i passeri che tornano ai nidi. [s.d.] 33 Cerco l’odore del fumo di un paese addormentato sulle rive di uno stagno simile a una coppa d’agata tra colline di ametista. Un paese che sapeva di fumo, la sera, e d’uova di pesci salate, Che sapeva di mosto e d’olio verde, di fango, di erba palustre, di escrementi d’uccelli e vomiti d’ubbriachi, di caldo profumo di pane e di lievito gonfio nella semola, come i seni delle donne dagli occhi d’oliva. Il tuo respiro, paese, fatto di mille suoni e mille odori mi singhiozza nell’anima come il canto del gallo nel silenzio del primo buio, come il fragore delle rane, come le onde dello stagno sui giunchi della riva. Come il rombo del mare nelle notti della mia adolescenza. [s.d.] 34 All’alba mi destai nel mio lettino, nella mia casa, nella mia città. Come un soffio di vento sopra i rami
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