Autunno fredda è la tua voce

38 quando sprofonda nel sonno. Tornò in raffiche calde lo scirocco e mi portò come un coltello freddo e lucido il nitrito del cavallo. [s.d.] 30 Nel crepuscolo lento il fanciullino scrive col dito nella sabbia e l’onda che viene e va 17 cancella. Così la notte e il giorno. Così l’inverno con l’estate. Come la morte con la vita. Come l’Alfa e l’Omega. Un cerchio attorno al tuo pensiero. Come il sonno e la veglia 18 . Ma dove la tua mano? Dove pende, Signore, nel silenzio del tuo meriggio eterno e nel viaggio delle remote stelle? Dove il tuo dito che la vita impresse al primo padre e lo destò dal nulla? Ch’io veda, come crede Buonarroti, la tua mano Signore. [s.d.] 31 Sulla sabbia calda di Galilea Gesù scrive col dito. È un perdersi. Come quando drizzando il capo dalle bronzee trecce vide tremar l’adultera. [s.d.] 32 Dissolvermi vorrei come il fumo del camino nel vento di marzo,

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