Autunno fredda è la tua voce

31 non hanno più sesso. Ma sono frazioni di secondo. Partiva il Circo. Mi destò il trepestio degli elefanti sull’asfalto bagnato. Passavano coi ragazzi del Circo dalle giacche di pelle fruste, come orecchi d’elefanti. Gli elefanti andavano 4 sull’asfalto bagnato. Seguivano i cammelli dondolanti gli autocarri carichi di scimmie. I cani. Ma i cavalli nitrivano lontano dall’asfalto bagnato. Quella notte ho gettato il mio cuore sotto le zampe degli elefanti. Partiva il Circo in un alone caldo 5 di sudore umano e di acre odore di bestie. I clowns ritornano uomini quando parte il Circo. Non hanno bocche larghe e vermiglie su volti di marmo. Ma portano negli occhi la tristezza di mille strade vedute una sola volta, e nel cuore l’eco di sghignazzate amare come singhiozzi. (Nov. ‘62) 24 Nella cabina calda del furgone fermo sull’acqua del sentiero la pioggia crepitava e dai cristalli mi calava nel mare. Un gatto bianco saettò nel fango senza respiro, senza far rumore senza bagnarsi le zampe. Nel dormiveglia mi scuoteva tutto

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