Autunno fredda è la tua voce

29 16 Estate, la tua notte e il tuo respiro caldo e breve è già lontano come le più remote stelle. (Sett. 62) 17 No, Satana, no. Non lo tentare. Non sussurrare all’uomo qual destino regge ogni tempo. E le costellazioni non gli svelare. Non togliergli l’incanto delle stelle. E il cammino della luna fa ch’egli ignori. E che le stelle ancore della notte tremino senza fine nello spazio. E lascialo guardare ancor bambino con occhi stupefatti alle tue notti finché non torni il Sabba delle streghe. (sett. 62) 18 Notte ritorna come un tempo. Fammi sentire i palpiti del cuore del capriolo e l’unghia del cinghiale nelle gole dei monti. Fa che senta l’odore del lentischio, del mirto, del cisto, l’alito palpitante della lepre. E veda in cielo, a cavalcar le nubi, tutte le streghe e l’anime dannate agitar le catene. (ott. 62) 19 Già si fa vespro. disse a lui Cleofa Scende la sera

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