Autunno fredda è la tua voce

114 sul tuo orizzonte del tempo. Tutto è attesa inutile attesa. Egli non torna. I tuoi giorni le tue notti le tue ore la vita tutto corre. Egli non torna. Sconfinato vuoto d’ogni cosa quando piomba la morte sui fanciulli. Un sepolcro a levante, a mezzogiorno. Perché il primo fulgore del mattino lo irraggi. Perché il sole l’avvolga. Che non batta la pioggia sul marmo che reca il suo nome e un breve sogno di date. I sepolcri sono neri. Tu lo sai quando piomba la morte sui fanciulli 1 . Negli spazi sconfinati, o Signor, c’è forse un luogo, destinato a cani, a gatti, a cavalli, a scimpanzé, a giraffe, a topolini? C’è uno spazio anche per essi? O Signor, ne sono certo, anche ad essi tu hai pensato. Come noi sono nati un giorno alla luce della terra. Come noi hanno sofferto, come noi hanno gioito o Signore, il sacro dito tu sollevi anche per essi. O Signore, nel tuo regno c’è la pace c’è il ristoro per qualunque creatura – Dun- que… il mio gatto “MARRONCINO” mi ha lasciato.

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