Autunno fredda è la tua voce

110 sempre sola e triste e mesta, non schiudeva le sue labbra al sorriso. Era sola quella bimba come un fiore alto sbocciato sulle rocce di una vetta e il suo splendore sia soltanto per le nuvole e le stelle. Ah! Se avessi un cagnolino… sospirava la bambina. Se a ciambella mi dormisse sui ginocchi un caldo micio bianco e nero o color topo… Se potessi udir da presso Il sonaglio del collare di una bianca pecorella… Se sentissi in queste sale il belato di un agnello… O perché più ardente si ama quel che non si può ottenere? La Renata amava tanto gli animali della terra, tutti: rettili ed uccelli, tartarughe e colombelle, lupi, zebre, tigri e lepri e pantere ed elefanti e leoni e canarini. Non sapeva, la Renata, quel che avea[sic] detto un Profeta, molto prima che Gesù si sedesse tra i bambini e dicesse: Si. Lasciate che i piccini siano tutti attorno a me. Il Profeta aveva scritto: Il leone e l’agnellino

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