Autunno fredda è la tua voce
108 Tutto fu luce e nella luce “Osanna” cantarono i cori degli Angeli. “Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini”. Dormivano gli uomini vegliavano le fiere. E il leone ruggì, scosse la giuba e s’accasciò presso il cerbiatto. E il lupo s’acquattò presso l’agnello. La tigre giacque accanto alle gazzelle. I serpenti strisciavano vicino agli uccelli assopiti. Voi bambini sognate ad occhi aperti: vedete stelle, fate, maghi e mostri, tutti vedete che a noi non concede l’innocen- za perduta. Una fiaba per voi? Questa che vi narro è vera storia. Era una notte fredda di dicembre e un uomo accompagnava una giovane sposa che portava nel seno un fanciullino. Cammi- narono tanto, quella notte. Bussarono alla porta di locande, chiesero carità di riposare, implorarono invano. E s’avviarono nella campagna fredda di Betlemme. C’era una stalla e l’uscio cigolava sotto la mano tremula dell’uomo: ma dallo strame tepido l’ansito di un bovino e il respiro di un asino salutarono i coniugi smarriti, sotto gli occhi di stelle stupefatte. Il pianto disperato di un bambino echeggiò nelle tenebre gelate. Tanta luce nell’aria
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