Autunno fredda è la tua voce
101 LXXXII Sulla cresta della collina danza sospesa a un filo la tonaca nera di un prete. Tovaglie azzurrine fluttuano come vele contro il cielo verde del crepuscolo. Cantano i bambini scalzi che reggono un Angelo d’oro con sei ali spiegate. Rombi di tuono a oriente. Temporale d’agosto non bagnare le ali al Serafino. LXXXIII Troppa luce. L’autunno ha prodigato. Mattini di cobalto notti di stelle gelide, albe di sangue, mare sonnolento e prati verdi d’erbe tenere. Verde e azzurro verde e madreperla. Troppo verde d’attorno alla disperazione muta e solitaria. E pure mi sale costante il ritmo del cuore fino alla gola. Io vivo e non ho amore per altro che non sia il giuoco delle stagioni. Sconfinata bellezza dell’autunno. Il tumulto del cuore è simile
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