Sa Pippia de Maju
- 21 - - 20 - Questo simbolo accompagna il Gremio in ogni cerimonia ufficiale: in occasione dei festeggiamenti della Natività di San Giovanni Battista (24 giugno), durante le processioni del Corpus Domini e di Sant’Efisio Martire, durante la Sartiglia, viene altresì utilizzata per accompagnare alla sepoltura is Oberaius Majoris e is Priorissas ; in questa circostanza i nastri colorati sono sostituiti da un unico nastro nero 8 . La sede religiosa del Gremio dei Contadini è la chiesa campestre di San Giovanni dei Fiori, sita nella periferia della città di Oristano, nella quale vengono celebrate tutte le cerimonie ufficiali. Il Gremio dei Falegnami è costituito dagli associati riuniti nel Sodalizio, che per tradizione, devono svolgere un mestiere legato al comparto artigiano della lavo- razione del legno. I soci hanno specifici obblighi da assolvere riguardo il rispetto, la partecipazione e la dedizione alle attività religiose e civili che si impegnano a perseguire sotto la protezione del proprio Santo Patrono, il mutuo soccorso tra i membri del Gremio, ecc. Il Sodalizio è posto sotto la protezione dei Patroni Santi Giuseppe e Luca, è or- ganizzato attraverso peculiari figure: il Majorale en Cabo, su segundu Majorale , il segretario, il consigliere ecclesiastico, il cassiere e da quattro consiglieri. In passato nel Gremio confluivano tutti gli “artieri del legno”: carrai, tornitori, in- tagliatori, chitarrai, costruttori di barche e molini ecc. Ogni assemblea del Gremio dei Falegnami, si svolgeva alla presenza del Vicario Re- gio e dell’Assistente Ecclesiastico; quest’ultimo presenzia tutt’oggi alle assemblee generali. Il primo statuto (Capitoli) del Gremio dei Falegnami di Oristano di cui si ha cono- scenza, seppur indiretta da una copia redatta nel 1803 9 , è datato 18 gennaio 1693; in quest’ultimo tuttavia si cita una qualche regolamentazione ancora precedente. Il Sodalizio possiede il diritto all’utilizzo della Cappella di San Giuseppe nella Chie- sa Cattedrale di Oristano, la cui prima assegnazione risale al 1642, come anno- tato in un documento successivo (del 1754) che conferma la concessione stessa. In questa cappella il Gremio celebra le principali festività religiose quali i Santi Patroni, in particolare San Giuseppe il 19 marzo, giorno in cui vengono anche rin- novate le cariche sociali e la messa della Candelora (2 febbraio) con la benedizione dei ceri che saranno consegnati ai soci, parenti, autorità e a su Componidori quale conferma dell’investitura assegnatagli dal Majorale en Cabo . Anche il Gremio dei Falegnami ha una bandiera con i propri colori: rosa e azzurro, raffigurante al centro il Santo Patrono Giuseppe insieme a Gesù Bambino, questa viene trasportata cerimonialmente durante tutte le festività del Sodalizio. 8 (CASU; OBINO 2012: 19-22) 9 Attualmente conservata presso l’Archivio di Stato di Oristano. 11. Lo Studio Di seguito viene proposta una parte iniziale che consente al lettore di inquadrare, relativamente, il tema e la simbologia del “rinnovamento vegetale” , è questa la chiave di lettura nella quale si inserisce la ricerca. Successivamente viene proposta l’etnografia dell’attuale preparazione e costruzione de sa Pippia de Maju , (oggetto adoperato da su Componidori) e del rito nel quale lo stesso viene impiegato. La Sartiglia si inscrive nel complesso cerimoniale del Carnevale, è stato quindi necessario analizzare simboli e figure specifiche presenti nella manifestazione oristanese, rappresentante di per sé un microcosmo tradizionale che, nel corso di cinquecento anni, ha subìto numerose trasformazioni e influenze esterne. L’analisi di tale complesso socioculturale tradizionale, è necessaria per poi individuare una serie di ipotesi relative alla possibile funzione de sa Pippia de Maju . Risulta chiaro che la concezione attuale dei fatti culturali nella società oristanese, in seguito a una naturale evoluzione storica, la relativa rifunzionalizzazione e il mutamento degli apparati simbolici, non consenta di individuare con precisione o certezza l’origine de sa Pippia de Maju e del connesso apparato cultuale.
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