Sa Pippia de Maju
- 19 - - 18 - sia le attività economiche delle maestranze: prezzi dei prodotti, manufatti, l’apprendistato dei novizi, l’ingresso di nuovi soci, il passaggio da apprendisti a maestri d’arte, sia la condotta degli associati, che dovevano rispettare specifici impegni religiosi, morali e sociali. Solo gli appartenenti alle corporazioni potevano “aprire bottega” ed esercitare il mestiere nella città. Durante l’ultima fase storica del regno di Sardegna, questi vincoli economici risultarono troppo restrittivi per il mercato del lavoro e così nel 1864 fu decretato lo scioglimento di tali maestranze. Da questo momento, alcuni gremi si trasformarono in società di mutuo soccorso, perdendo le prerogative professionali ma rimanendo fedeli alle pratiche religiose del Sodalizio e quindi portando avanti la tradizione di specifiche feste comunitarie in onore dei Santi Patroni. A Oristano fino alla prima metà del XIX secolo, operavano sette Gremi: quelli dei muratori, dei calzolai, dei fabbri, dei falegnami, dei figoli, dei sarti e dei contadini. Oggi sono ancora operanti quello dei Muratori, posto sotto la protezione di Santa Lucia, quello dei Contadini, devoti a San Giovanni e quello dei Falegnami devoti a San Giuseppe. Non sappiamo con certezza da quale preciso momento storico, ma questi ultimi due, perpetuano con dedizione la tradizione Sartiglia . Riguardo il Gremio dei Contadini è testimoniato oralmente il lascito di un appezzamento di terreno da parte di un canonico, il quale predisponeva che i ricavati del lavoro di quelle terre, dovessero essere impiegati dalla società per poter pagare le spese relative all’organizzazione della Giostra. Per quanto riguarda i Falegnami invece, il Sodalizio, sosteneva le spese della Giostra attraverso una questua effettuata dai soci presso la comunità e dalle donazioni di famiglie nobili vicine alla causa 5 . 10. Composizione dei Gremi Il Gremio dei Contadini è costituito dagli associati riuniti nel Sodalizio, che per tradizione, devono svolgere un mestiere legato al mondo dell’agricoltura; soprattutto in passato erano tenuti a rispettare particolari impegni sociali, religiosi e morali: condotta di vita retta, solidarietà tra i membri del sodalizio, rispetto per i superiori e i sodali più anziani, mutuo soccorso tra i soci ecc 6 , obblighi che comunque ancora oggi vengono onorati come consuetudine. Il Gremio è organizzato in una giunta di sei componenti: due Oberaius Majoris ( s’Oberaiu de bandera a cui è affidata la custodia della bandiera del Gremio e s’Oberaiu de cascia che in passato si occupava della contabilità). Ad essi, la cui carica è annuale e di norma non rinnovabile, spetta il compito di dirigere il Sodalizio e vigilarne l’attività. Vi sono poi due probi uomini primi (coloro che hanno rivestito il ruolo di Oberaius Majoris nell’anno precedente) e due probi uomini secondi (coloro che rivestiranno il ruolo di Oberaius Majoris l’anno successivo). Risultano documentate altre figure: il Presidente (la cui carica perdurava per più anni) e quella del Direttore; entrambi si occupavano dell’amministrazione dei beni. Vi erano inoltre degli operai: is Oberaieddus che avevano il compito di supportare l’attività de is Oberaius Majoris . 5 (CASU, OBINO 2012: 13-14) 6 Il Gremio dei Contadini di San Giovanni Battista di Oristano p. 36 La donna riveste un ruolo altresì importante nell’attività del Sodalizio: le socie, sa Priorissa, sa Massaia Manna e is Massaieddas , assolvono compiti precisi e imprescindibili, tenendo inoltre le redini dell’organizzazione di specifici momenti di convivialità. Simbolo del Gremio è la Bandiera , costituita da un’asta in legno a cui è legato un drappo di broccato rosso. All’asta sormontata da una croce di spighe che racchiude l’effigie di San Giovanni Bambino, sono appesi numerosi nastri colorati, che recano, ricamati, i nomi de is Oberaius de bandiera e is Priorissas 7 che nel corso degli anni hanno custodito la Bandiera. 7 Is Priorissas sono le mogli de s’Oberaiu e de su Majorale , rappresentano una figura fondamentale per il Gremio.
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