Sa Pippia de Maju

- 137  - -  136  - In passato, fino agli anni ‘50-’60 ca. del 1900, invece s’Arremada consisteva nel passaggio al galoppo de su Componidori mentre elargiva la benedizione con sa Pip ia de Maju , che questo si stendesse supino o meno non era indispensabile e probabilmente non era nemmeno la prassi. L’importanza risiedeva più nell’atto della benedizione che durante questo passaggio di chiusura veniva offerto a tutto il pubblico. Riguardo questo particolare passaggio della Giostra bisogna evidenziare infatti un dettaglio da non sottovalutare: attraverso le testimonianze raccolte è emerso che, questo gesto di riversarsi sul cavallo così come lo conosciamo oggi, potrebbe essere, nel contesto oristanese, una pratica moderna, come testimoniano diversi informatori: “La mia tata [...] gente che viveva in su Brugu [...] loro mi hanno sempre detto che cos’era la Sartiglia e forse è stata la persona che per prima mi ha aperto gli occhi sulla Sartiglia [...] che cosa significava? che cosa il popolo voleva dalla Sartiglia! [...] Su Componidori ad esempio non faceva s’Arremada, [ intesa come viene eseguita oggi ndr] è una cosa che è venuta fuori adesso, su Componidori doveva benedire la folla con grandi bracciate, ma correndo e basta, quello che era importante era la corsa, non era s’Arremada, s’Arremada è venuta negli anni ‘70 circa, non è altro che una prova di abilità è chiaro, [...] i primi balentes tipo G.C. e altri, che volevano dimostrare di essere bravi e quindi si coricavano!” 153 “Quello de s’Arremada, de si croccai [di coricarsi ndr] gli hanno dato importanza, un’importanza che prima non aveva, grazie a questi che hanno inventato [...] era la discesa che poneva fine alla Sartiglia, non era obbligatorio, adesso se non fai s’Arremada bene guai! S’Arremada era la discesa de su Cumponidori alla fine” 154 “S’Arremada era stata fatta, diciamo negli anni ‘70 da G.C.” 155 “A.C. in quella situazione, dopo la morte del padre con quel pathos, quella tensione e quei sentimenti, ha fatto un’Arremada pazzesca, forse quella è stata una delle prime del genere, così eclatanti! Era il 1986” 156 [Quando hanno iniziato a fare s’Arremada come la fanno oggi? Ndr] ma dopo tanti anni potrei anche prenderlo, ma non credo che qu sto avve ga. Io non sono più tornato, mi sono estraniato completamente. [...] mi avevano detto, e questo adesso lo dico perché non è stato mai detto da nessuno, che mi mancava un nastro nella mia Vestizione [i nastri che vengono utilizzati per sbuffare la camicia de su Componidori durante la cerimonia di Vestizione ndr] o per dimenticanza, o per proposito...perché quella manifestazione scatena anche un sacco di gelosie, la gelosia poteva essere per me, poteva essere nata dal fatto che la Sartiglia era riservata agli oristanesi e io ero impor- tato allora c’ero soltanto 15 anni. Quindi questa mia disavventura, chiamiamola così, può essere stata, non ci credo io eh, a questo colpo di malocchio, chissà!” Nel 2015, il Componidori ha ritirato l'attestato di partecipazione. 153 Intervista a L.C. Del 10/02/2014 154 Intervista a E.M. Del 15/04/2014 155 Intervista a A.D.C. Del 20/02/2014 156 Intervista a G.S. Del 28/09/2017 “Quando è nata la Giara Club 157 è stato il vivaio dei cavalieri, perché si allenano! Esti unu segnu esti! Immoi esti a sfida!” 158 “S’Arremada a chi da podìa fai! primano fianta scatenausu commenti immoi! Immoi a chi prusu ‘ndi poidi fai! [Lei come l’ha fatta s’Arremada ? Ndr] Eh su trettu chi appu pozziu fai! Ehm...Coricato... attento a no iscudidi a su muru! un segno di tradizione! [quando era piccolo la facevano s’Arrema a ? Ndr] Pagu pagu si! Però da fadianta, poco! [non coricandosi completamente? ndr] no no! […] fuidi un gesto! […] Ci teniu deu a istai prus attentu po no deviai su cuaddu! Chi diada fatta beni fuidi cuddu D.P., in su ‘50 diada fatta, bella eh! […] lo facevano lo stesso, ma non come adesso! 159 Ipotesi plausibile data l’evoluzione che ha subìto la Sartiglia , soprattutto durante il 1900. Per quanto riguarda s’Arremada , intesa come gesto conclusivo della Giostra, è stata riscontrata una palese evoluzione nella pratica. Oggi la gestualità agita da su Componidori mima il segno della croce, talvolta con una rigidità evidente. Ma anche questo è a discrezione del Capocorsa , ciascun cavaliere infatti offre questa benedizione con la gestualità che sente di adoperare al momento, che i gesti siano più o meno rigidi è quindi soggettivo. “Che cosa sta facendo questo cavaliere? Ha in mano una manifestazione del risveglio della natura e la sta diffondendo a tutta la popolazione, da lì probabilmente nasce il discorso dell’annata buona e dell’annata cattiva [...] oggi, adesso fanno le croci, allora non si facevano le croci si faceva un segno che sembrava una croce [...] era un segno sì [...] quelli che mi hanno preceduto mi dicevano: «si sì fa il segno» ma non era un segno di croce così categorico come fanno adesso, era più accennato il segno, era una cosa così, en passant” 160 Maurizio Casu, cavaliere, Componidori e responsabile del Centro di Documentazione 157 Il Giara Club è un’ ssociazione ippica nata alla fine degli anni ‘70 che ha formato e forma molti cavalie- ri oristanesi. L’informatore sostiene questa tesi in quanto i vecchi cavalieri che correvano la Sartiglia fino agli ‘70 ca. del 1900 non avevano una formazione specifica strutturata da una scuola di equita- zione, ma andavano a cavallo per piacere, per tradizione, devozione o lavoro come accadeva in tutti i paesi della Sardegna, si andava quindi a correre alla stella senza allenamenti particolari. Dalla fine degli anni ‘70 invece, quando correre la Sartiglia iniziò a essere un privilegio, si formarono nelle scuole di equitazione sempre più cavallerizzi oristanesi che mostravano desiderio di partecipare alla Giostra. 158 Intervista a S.F. Del 27/09/2017 T rad. Lett. : É un segno! Adesso è una sfida! 159 Intervista a A.F. Del 27/09/2017 Il Sig. A.F. È uno storico cavaliere della Sartiglia, classe 1928. È stato Componidori per il Gremio di San Giovanni nel 1952. Trad. Lett.: S’Arremada a chi poteva farla! Prima non erano scatenati come adesso, adesso a chi più ne può fare! Il tratto che ho potuto fare, [...] ehm...coricato [l’informatore non è completamente convinto nel raccontare questo ricordo, e sembra piuttosto condizionato dalle altre persone presenti durante l’intervista ndr] attento per non sbattere al muro! [...] Poco poco si però la facevano, poco! Era un gesto [...] ci tenevo io a stare più attento a non deviare il cavallo! Chi l’aveva fatta bene era quel D.P. Nel ‘50 l’aveva fatta, bella eh! [...] 160 Intervista a F.M. Del 28/05/2014

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