Sa Pippia de Maju

- 127  - -  126  - “Chi si croccaiada po’ no iscudi sa conca a su liminarzu ‘e s’enna!” 127 “Usciva anche dalla finestra perché s’apposenteddu fiada aicci pitticcu e di illompiada scetti una mesiglia e li l’aveva fatto mio cognato nel ‘39, con questo cavallo nostro [...] deve farlo perché altrimenti sbatte la testa, anche adesso quando si coricano, si coricano perché anche quando esce dalla casa del Gremio se non si curva sbatte la testa perché è sopra il cavallo, allora il cavallo si teneva in strada, quindi lui faceva un salto da sa mesiglia a sa ventana e de sa ventana si incosciada su cuaddu, invece chi aveva la casa grande, portava dentro anche il cavallo” 128 Gli informatori tendono quindi a dare sempre una spiegazione pratica a questo particolare gesto compiuto dal Capocorsa . Successivamente alla sua Vestizione , una volta montato a cavallo il Mastro di Campo deve uscire al di fuori dell’abitazione per avviarsi al luogo della Corsa alla Stella. Una volta che si presenta alla folla, si congiunge ai suoi compagni di pariglia benedicendo loro e gli altri cavalieri, si forma così il corteo di 120 cavallerizzi che partecipano alla Giostra, mentre davanti alla pariglia del Capocorsa , precedono aprendo il corteo: tamburini e trombettieri, le Massaieddas e sa Massaia Manna , le donne del Gremio, i suonatori di launeddas 129 e gli uomini del Sodalizio con il Presidente, che portano le spade e su stoccu, 130 strumenti della Gara . Durante tutto il tragitto che viene percorso la Domenica da: la sede della Vestizione del Gremio dei Contadini in Via Aristana, procedendo per Via Gialeto, Via Cagliari, Piazza Manno per arrivare infine in Via Duomo, teatro della discesa dei cavalieri per cercare di infilzare la stella e quello che si percorre il martedì: dalla sede scelta per la Vestizione del Gremio dei falegnami in Via Solferino 131 , procedendo per via Othoca, Via Aristana, Via Gialeto, Via Cagliari, Piazza Manno per arrivare in Via Duomo, Su Componidori nella maggior parte dei casi, porta con se sa Pippia de Maju e benedice la folla che radunata ai margini delle strade ammira il corteo salutando animatamente il Mastro di Campo . 127 Intervista a A.F. Del 27/09/2017 Trad. Lett. : Si coricava per non sbattere la testa allo stipite della porta! 128 Intervista a E.M. Del 15/04/2014 Trad. Lett. : [...] Perché la stanzetta era così piccola e ci arrivava solo un piccolo tavolo [...] si faceva un salto dal tavolino alla finestra e dalla finestra saliva in groppa al cavallo. 129 Is launeddas sono uno strumento musicale a fiato, costituito da un insieme di canne. 130 Lancia in legno 131 Il Gremio dei Falegnami non ha una sede fissa per la cerimonia della Vestizione , questa, può variare di anno in anno a seconda delle preferenze del Gremio e dalla disponibilità di un luogo adatto ad acco- gliere numerose persone. I dati riportati sopra, sono relativi alla Sartiglia del Carnevale 2014. Nono- stante questo, anche se il percorso può variare, la prassi cerimoniale rimane la medesima.

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