Sa Pippia de Maju

- 123  - -  122  - da diversi mesi precedenti chi si celerà sotto la maschera. Durante la Cerimonia della Vestizione infatti, si coglie il senso di trasfigurazione, l’uomo da semplice cavaliere diventa Co ponidori , figura maestosa avvertita con assoluto rispetto dalla comunità. Nonostante oggi sia nota l’identità, nel momento in cui indossa la maschera, è come se quella persona sparisse, per lasciare spazio a colui che rappresenterà un ruolo privilegiato, un simbolo collettivo. “La persona che conosco, una volta che indossa la maschera non esiste più, ma esiste su Componidori, quella maschera quello sguardo mi hanno sempre affascinato e mi hanno sempre fatto battere il cuore, quindi per me su Componidori in questo caso non era S., era su Componidori, quindi è stato quest’anno è stato l’anno scorso è stato tutti gli anni che ho vissuto la Sartiglia! Ed è proprio la figura de su Componidori che mi emoziona, e che se si gira verso dei me con il cavallo o quando si gira e benedice i tamburini cia a parlare e non capivo perché fossero venuti...certo non mi aspettavo, [...] e mi disse «sa io domani sarò per la prima volta il Presidente del Gremio» e li ho incominciato a sudare, e mi disse: «lei sarà su Componidori» in quel momento mi è sceso un colpo perché dicevo «lo Componidori?» per me era una cosa assurda [...] mi disse «mi raccomando silenzio fino al giorno della Candelora, nessuno deve saperlo» infatti nessuno l’ha saputo, andava al bar e tutti cercavano di mettere una parola per questo Componidori o per l’atro...la parola data per un antico sardo, la stretta di mano valeva come un con- tratto firmato davanti a un notaio, [...] e così era questo mio Presidente contadino, perché allora erano tutti contadini veramente” in via Duomo, è una cosa che sento che mi arriva al cuore” 118 “In quel momento ti rendi conto che stai rappresentando un simbolo perché non sei M.C. eh! Sei su Componidori, sei su Componidori dal momento in cui ti mettono la maschera e ti accorgi come gli altri vedono su Componidori! non M.C. o tizio, Caio e Sempronio e ancor di più quando su Componidori è in strada a cavallo con quell’oggetto in mano stabilisce questo contatto, questo momento simbiotico particolare, perché comunque tutti lo vivono come un saluto come un segno propiziatorio probabilmente […] c’è quello che si segna con la croce, quello che fa una preghiera!” 119 “Su Componidori lo vedo come una figura unica, non sto a vedere chi c’è sotto, vedo “su Componidori” come una figura che nasce e muore” 120 Dopo la sua investitura, mentre salito in groppa al suo destriero si appresta a uscire dalla sala della Vestizione , su Componidori riverso supino sul cavallo, esce dalla sede e si presenta alla folla che assiste all’esterno. Questo particolare gesto viene definito dagli informatori “sa remada”. 121 118 Intervista a M.A.D. Del 13/03/2017 119 Intervista a Maurizio Casu del 10/12/2013 120 Intervista a M.P. Del 19/05/2016 121 Sulle possibilità di significato si vedano le pp successive Sartiglia 1955. Il Componidori del Gremio dei Contadini, Luigino Fiori, ultimata la Vestizione, esce a cavallo dalla casa de s'Oberaiu Majori

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