Sa Pippia de Maju

- 101  - -  100  - nel cerimoniale… sai cosa fare, è una cosa che hai in testa anche se non l’hai mai fatta. Nel Gremio hai sempre da imparare, però quando tu ti fai 10 anni de Oberaieddu e ti piace, continui a farlo è più facile perché comunque hai visto, se vedi i vecchi come hanno fatto ed è importante; sempre seduti quando c’erano le cene ad ascoltare quello che facevano, cosa facevano prima, quello è una cosa importante che i giovani pochi ne vedi così che si interessano di questo ed è un peccato, vorrei che ci fossero altri giovani per creare un gruppo, una nuova generazione però bella, che abbiano dei valori giusti, quelli tradizionali veri non per fare la Sartiglia e basta. Il Gremio ha durante la sua vita, ha quel momento dove c’è la Sartiglia, ma c’è soprattutto il Gremio. La prima volta che ho fatto sa Pippia de Maju io non lo sapevo neanche, fino a quando...è successo così, che Gianni Sabattini ci chiama (Michele l’aveva fatta l’anno prima con Gianni) e Gianni un giorno mi chiama e mi dice: «vieni che andiamo a prendere le pervinche per fare sa Pippia de Maju» io felicissimo, «subito!» Quindi saliti inmacchina si usa un po’, prima di andare, crearsi un po’ delle situazioni..aperitivo qui, anche se prima secondo me era più bello perché andavi veramente da chi ti dava le mammole, adesso ci vai ma sono molto meno, perché quasi quasi son già pronte, ce le abbiamo anche noi a San Giovanni, quindi...ma prima era proprio andare nelle case, sembrava che non ti aspettassero invece quando arrivavi li c’avevano già il vassoio di amaretti...questo detto da chi prima lo faceva Giuseppe da Gianni, qualcosa succede ancora, però un po’ di meno adesso, è tutto quasi già pronto per non rischiare di stare senza ecco, noi ne abbiamo abbastanza, almeno in questi ultimi dieci anni non abbiamo mai avuto problemi di mammole. E comunque vai in qualche scuderia, qui, li... arrivi un po’ allegretto perché sa Pippia de Maju noi la vediamo così, in festa! Però è sempre quella tensione, quel momento che...[...] Io ero in piedi e Gianni mi dice «no no no siediti qui, la fai tu sa Pippia de Maju» quindi da quell’anno con Michele abbiamo iniziato con Gianni che ci ha detto: «fai così, fai cosà» e abbiamo fatto la prima Pippia de Maju insieme, contentissimo! Per me è stata un’emozione unica, ci abbiamo messo 3 ore l’anno, giustamente, 3 ore, 3 ore e mezzo forse, però...per me è stato un onore fare sa Pippia per su Componidori. Io a mio zio ho sempre chiesto: «ma posso venire a vedere sa Pippia de Maju?» «eh non fa Gianni, è una cosa molto ristretta! Non sono io s’Oberaiu» quindi io non ho mai visto prima del giorno fare sa Pippia de Maju, mai vista, [quando l’hai fatta la prima volta? ndr] nel 2005, Michele nel 2004 forse, Michele un anno prima mi ricordo. Adesso a me non piace, adesso è troppo...c’è troppa gente...per me vedere su stoccu, vedere sa Pippia de Maju, è una cosa mitica! Per me fare sa Pippia de Maju è stato e continua a essere ad oggi una delle cose più belle, poi per San Giovanni […] Questa cosa di fare festa il giorno de sa Pippia de Maju, di... andare a fare festa così, io l’ho vista e l’ho sentita da Giuseppe e Gianni, e mi è sempre piaciuta perché comunque per me è festa, io sono uno a cui piace la festa, non sono timido..[...] poi non dico che uno deve ridursi ai minimi termini, però il fatto di andare e trovare un appuntamento dove lì puoi incontrare, anche Giuseppe, perché lo chiamiamo: «Giuseppe guarda che siamo qui, ci facciamo un aperitivo insieme» che parti alle 9:30/10:00, alle 9:30/10 anziché farti la colazione stai partendo già con la Vernaccina...fino a pranzo, fino alle 14.30 le 15.00 ti mangi qualcosa, fino poi alle 18:30/19:00 quando magari le donne stanno già preparando o sono già pronte e tu non sei ancora arrivato [...], perché stai festeggiando anziché andare subito, ti crei questa situazione...la fai appunto per creare un po’ di suspense, ogni anno è da raccontare! É Carnevale, è festa...noi la vediamo così! Ogni persona che arriva invita […] inviti tutti...ma è una cosa bella! Anche i cavalieri stessi, sono in fermento: «oh vieni che ci beviamo una cosa che c’è Gianni e Michele e Giuseppe qui» allora insomma è un giro....e piano piano diciamo che è diverso da come la facevano loro perché loro andavano proprio nelle case per le mammole e venivano invitati da loro, però anche noi facciamo a modo nostro per creare un nuovo tipo di divertimento, di suspense per Sartiglia ecco...poi verso a volte le 19:00 a volte le 20:00 a volte le 20:30 arriviamo, si aspetta a volte troppo per iniziare sa Pippia de Maju quindi iniziamo come? Una volta che prendiamo le pervinche, ne prendiamo un bel mazzo, dove poi o io o Michele scegliamo quelle più dritte, una un po’ più grossa uno un po’ più fine, circa...in base alla grossezza quante saranno? 25/30 gambi, dopodiché ci vuole filo da vela, va legato al centro e le donne hanno già preparato i mazzetti delle mammole gruppi di 10, in base alle mammole, 10/15 possono essere anche 20 ma solitamente 15 mammole e quindi si inizia a mettere le mammole...solitamente io o Michele tengo il conto delle mammole che si mettono, proprio ogni gruppo, metti che ne mettiamo 70 mazzi da 10, 70/65 dipende appunto dalle mammole, in ogni palla, ci vogliono circa...fai il conto di 1500 mammole [...]...poi ogni tanto chiediamo le mammole con la foglia […] prima di iniziare prendiamo i gambi che abbiamo tagliato e facciamo provare l’impugnatura a su Componidori per vedere se in base alla mano è grande o piccola in modo che vada bene a lui, perché la dovrà portare lui la Domenica; una volta iniziato [quando è terminata la composizione della prima semisfera di mammole ndr] ci giriamo [ci si prepara a costruire l’altra semisfera di mammole all’estremità opposta degli steli di pervinca ndr] guardiamo la prima […] per farla omogenea perché deve essere più simile possibile [alla prima ndr] . [ Sa Pippia de Maju ndr] non può e non deve essere uguale ogni anno perché è bello anche che sia così, [ su Componidori dice:. ndr] «no la più bella era la mia, no la più bella è quella che ha fatto a....» sono tutte belle, sono tutte diverse secondo me. Ogni tanto, metti 10 gruppi da 10 mammole non ce la fai più a tenerla allora si lega, di solito lo faccio io, Michelemette lemammole io lego e conto le mammole che bisogna mettere... […] Una volta che noi abbiamo chiuso con il filo da vela mettiamo le foglie dell’edera che noi andiamo a cercare per ultimo sempre, queste foglie in giro per Oristano, di solito andiamo in diversi posti vicino a...per quanto riguarda la pervinca a Donigala, l’edera va messa prima della fettuccia legata con lo stesso filo da vela con cui leghi le mammole, poi una volta che le hai messe e le hai fermate le tagli se no sarebbero troppo grandi diventa una cosa ingombrante per su

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