Le torri, le porte e le mura medievali della città di Oristano

Questa pubblicazione, contributo prezioso alla storia degli studi sulla città di Oristano, costituisce una scrupolosa indagine attraverso molteplici documen- ti interdisciplinari, sulle fortificazioni della Oristano medievale. Una guida che le ricostruisce e le descrive, col fine di ac- compagnare il visitatore alla scoperta delle torri e delle mura di cinta della città, rea- lizzate sul finire del XIII secolo dal sovra- no arborense Mariano II d’Arborea. Potenziando probabilmente una pre- esistente fortificazione, la cinta muraria fu realizzata tra il 1290 ed il 1293, con lo scopo di difendere la capitale arborense dagli attacchi militari. Il pericolo poteva giungere dall’esterno, attraverso il mare, oppure dall’interno a causa degli altri re- gni giudicali sardi: come quello sferrato nel 1195 da Guglielmo Salusio IV di Mas- sa, sovrano di Cagliari, che mise a ferro e fuoco la città, danneggiando seriamente la cattedrale arborense. Le vicende stori- che e il trascorrere dei secoli, unitamente alle discutibili scelte urbanistiche di ini- zio Novecento, hanno riconsegnato ben pochi resti di quello che fu il sistema di difesa della più longeva tra le capitali dei regni medievali sardi. Questo studio di ricerca e di riscoperta dell’antica fortifica- zione oristanese è arricchito in particolare da preziose informazioni, talune del tutto inedite, offerte dallo studioso dott. An- drea Sanna, inerenti le vicende che in età moderna e contemporanea hanno interes- sato le torri e l’anello di difesa della città. A queste importanti novità archivistiche si uniscono le immagini dei disegni e dei plastici storici che ha realizzato il prof. Augusto Schirru, Maestro in Architet- tura, che per lunghi anni ha studiato, di- segnato e riprodotto in scala le mura e le torri oristanesi. Collocate rispettivamente nella Torre di San Cristoforo e nella Torre di San Fi- lippo, due iscrizioni lapidee, oggi esposte presso il museo archeologico cittadino Antiquarium Arborense, documentano l’opera di fortificazione della città di Ori- stano, capitale del Regno d’Arborea sin dal XI secolo. Il sistema difensivo con le sue torri e le sue porte ha accompagnato lo sviluppo della città, condizionando scelte urbanistiche, politiche ed economiche. La città murata risultava attraversata dai due principali assi viari: il primo da nord verso sud, iniziava dalla Porta Pontis e conduce- va nella Piazza de saMajoria sino all’usci- ta di Porta a Mari ; il secondo da est verso ovest, partiva dalla Porta di Portixedda , passava lungo l’attuale via Lamarmora e, collegandosi con l’attuale piazza Eleonora, proseguiva fiancheggiando l’antica chie- sa di San Francesco per uscire attraverso la Porta San Mauro. Tali assi viari, attra- versando la città murata, individuavano quattro quartieri storici, che prendevano il nome dal monumento, o dai monumen- ti, più importanti presenti nel quartiere. Porta a Ponti, Santa Chiara, San Saturni- no e Sant’Antonio, sono i nomi più fre- quenti che testimoniano questi quartieri. Nel corso dei secoli, fuori dalle mura ma comunque a ridosso della città, si formarono numerosi sobborghi, i bru- gus , mentre l’intera città fortificata veni- va individuata sino ai nostri giorni, con il titolo di Pottu . PRESENTAZIONE

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